Il Volapük: Critici e Abolitori: differenze tra le versioni
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Ma ben altre sono le ragioni che persuadono questi Signori a volere abolire il Vp. In ciò che segue, chiunque potrà vedere che la ragione è tutta morale. Se mi fosse possibile scandolezzarmi, questo sarebbe il caso di vedere, cioè, da Germani raccolta e fatta loro l'idea di abolire un'invenzione che ha suscitato l'invidia di qualche filologo che non è tedesco.
Si scrive: « non ostante questi grandi difetti del Vp -<ref>Difetti sognati da chi, non s'intende di filologia, o almeno assai ben poco.</ref> già riconosciuti da dieci anni<ref>Ma dal 1887, anno in cui venne fuori l'Esame critico del Sig. Kerckhoffs, ad oggi non corrono che sei anni!</ref>, e che vpisti intelligenti abbiano sempre desiderato correggere<ref>Si deve ammirare la franchezza! non si dice, che abbiano desiderato che l'autore correggesse, ma essi hanno desiderato correggere, mettendo mano nell'opera altrui.</ref> - pur troppo uomini ragguardevoli e zelantissimi sono stati offesi (!!) per la buona volontà (sic!) di emendare<ref>E che sorta di emendare!! no si volea nientemeno che mutare le basi del Vp
«Si considera generl<!--E' sicuramente un errore, ma è presente anche nel testo originale: vedere per credere! ;-) -->amente che fino a tanto che il Sig. Inventore ''signoreggierà da solo, qual papa infallibile del Vp''<ref>Io non so se si possa così spietatamente giudicare il Sig. Schleyer, che, cioè ''signoreggi qual papa infallibile;'' poichè nulla modifica, anche nelle sole parole, senza aver prima sentito il parere dell'Accademia; e prima di adottare una proposta, va molto con piedi di piombo! Nel vpabled lez: N. 149, - Maggio 1893, § 2828 - Proposta all'accademia - si legge che il Sig. Betz K. prof. vpa. propone di usare per segni del calcolo: « + - . : » le particelle ''sa, ra, na, ma;'' e per le parole ''addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione: saod, raod, naod, maod;'' e per i rerbi ''sommare, sottrarre, moltiplicare dividere'', le parole ''saön, raön, naön, maön''. Queste parolette, aggiungeva l'Inventore mi piacciono. Che cosa l'accademia su ciò dirà a noi, sa il più presto. Nel N. 151 del Luglio al § 2871 si legge: il Sig. Kademan Gasparini L. propone invece delle parolette ''sa, ra, na, ma,'' le parolette ''su, de, mö, di'' (derivate da ''suam'', ''dekalam'', ''möduekam'', ''dialm''), poichè non si può dire ''saam'', ''raam'', ecc.. - ''Che dice l'Accademia di questa proposta migliore.'' (Eppure non è permesso dire in vp: ''möón'', ''mööl''!) - A questa parentesi lo stesso ha risposto all'autore che non ha proposto il verbo ''möön, mööl'', ma ''mödükôn'', di cui ''mö'' e l'iniziale, il qual verbo come la altre parole sono già nel vocabolario del vp. Ora dicasi: è questo ''agtre da papa infallibile?'' </ref>, questo giammai veramente non migliorerà. »
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