Pagina:Poesie (Carducci).djvu/1056: differenze tra le versioni

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<section begin="1" ##{{Pt|membranze|rimembranze}} di quella difesa e il paesaggio è pieno di memorie aleramiche e sabaude.##/>{{Centrato}}LA GUERRA</div>
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{{Centrato}}LA GUERRA</div>
pag. 910, V. 24 — 971 v. 4. Quando l’oltracotanza dell’ignoranza intollerante sì sferrò su quest’ode, rea non acclamazione, anche ci fu chi nel venturiero ravvisò Cristoforo Colombo. Oh! È Vasco Nunez de Balboa, a vista del Mar pacifico, nel settembre del 1513. — Non sarà inopportuno riferire anche qui le sentenze di Carlo Cattaneo messe in fronte alla prima edizione: “Per tutte queste passioni umane la guerra è perpetua sulla terra. Ma la guerra stessa colla conquista, colla schiavitù, colli esilii, colle colonie, colle alleanze pone in contatto fra loro le più remote nazioni; fa nascere dalla loro mescolanza nuove stirpi e lingue e religioni e nuove nazioni più civili, ossia più largamente sociali; fonda ''il diritto delle genti'', la ''società del genere umano'' il mondo della filosofia„. (C. Cattaneo, ''Opere'', VI, 333, Firenze, 1891).

<section begin="2" />{{Pt|[[../996#19-22|pag 970, v. 24]][[../997#19-22|971 v. 4.]]|[[#v. 19-22|v. 60-64]].}} Quando l’oltracotanza dell’ignoranza intollerante sì sferrò su quest’ode, rea di non acclamazione, anche ci fu chi nel venturiero ravvisò {{Ac|Cristoforo Colombo}}. Oh! È [[w:Vasco Núñez de Balboa|Vasco Nunez de Balboa]], a vista del Mar pacifico, nel settembre del 1513. — Non sarà inopportuno riferire anche qui le sentenze di {{Ac|Carlo Cattaneo}} messe in fronte alla prima edizione: “Per tutte queste passioni umane la guerra è perpetua sulla terra. Ma la guerra stessa colla conquista, colla schiavitù, colli esilii, colle colonie, colle alleanze pone in contatto fra loro le più remote nazioni; fa nascere dalla loro mescolanza nuove stirpi e lingue e religioni e nuove nazioni più civili, ossia più largamente sociali; fonda ''il diritto delle genti'', la ''società del genere umano'' il mondo della filosofia„. (C. Cattaneo, ''Opere'', VI, 333, Firenze, 1891).<section end="2" />


{{Centrato}}NICOLA PISANO</div>
{{Centrato}}NICOLA PISANO</div>


<section begin="3" />pp. 912-915. Cagione e mezzo al rinnovamento dell’arte scultoria fu lo studio e la diligenza messa da Nicola Pisano intorno al lavoro greco rappresentante la storia d’Ippolito e Fedra nel marmo che poi racchiuse il corpo della contessa Matilde ed era incassato in una delle muraglie laterali del domo di Pisa.<section end="3" />
pp. 912-915. Cagione e mezzo al rinnovamento dell’arte
scultoria fu lo studio e la diligenza messa da Nicola Pisano intorno al lavoro greco rappresentante la storia d’Ippolito e Fedra nel marmo che poi racchiuse il corpo della contessa Matilde ed era incassato in una delle muraglie laterali del domo di Pisa.


{{Centrato}}CADORE</div>
{{Centrato}}CADORE</div>


pp. 976-984. Per gratitudine mia, se non per cenno ad altri, ricordo alcuni libri che discorrono dei combattimenti del 1848 in Cadore e d’altre piú cose cadorine. E prima: del prof. Ant. Ronzon, ''Calvi e i Cadorini'' (Tai del Cadore, 1875) e ''Rindemera, Scene del Cadore nel 48'' (Lodi, 1881); e del <section end="1" ##{{Pt|membranze|rimembranze}} di quella difesa e il paesaggio è pieno di memorie aleramiche e sabaude.##/>
<section begin="4" />pp. 976-984. Per gratitudine mia, se non per cenno ad altri, ricordo alcuni libri che discorrono dei combattimenti del 1848 in Cadore e d’altre piú cose cadorine. E prima: del prof. Ant. Ronzon, ''Calvi e i Cadorini'' (Tai del Cadore, 1875) e ''Rindemera, Scene del Cadore nel 48'' (Lodi, 1881); e del <section end="4" />