Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro III/Capitolo 72: differenze tra le versioni
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<div align="center">''ESEMPIO DI DUE NOBILISSIMI SCHOLARI DI CAPPADOCIA, GREGORIO ET BASILIO SANTI.''<br/><br/></div>
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Per sigillo di questo nostro discorso, nelquale havrei desiderato di dare utili avvertimenti al nostro padre di famiglia, reputando che la importanza della cosa gli richieda non poco, per sigillo dico, et concluso ne hò pensato di trascrivere una parte di quella eloquentissima oratione, laquale san Gregorio Nazianzeno scrisse in lode di san Basilio già morto, suo cordialissimo amico, et compagno di studio nella Città di Athene, chiamata madre, et maestra delle arti, et discipline. Certo dovria ogni scholare, che va à studio, leggere quella oratione et considerare attentamente tutto quello che si narra, de gli studii di questa rarissima coppia di due amici, et scholari, che furono poi quei due gran Vescovi et lumi dello oriente di santità, et di dottrina. Ma io per brevità lasciando molte cose mi contentarò di riferirne come hò detto solo una parte. Dice adunque così:
Pari speranza di dottrina, cioè di cosa sopramodo atta à commovere invidia, ci conduceva. Et nondimeno era bandita da noi la invidia ardendo solo di emulatione, la contesa nostra era, non quale di noi riportasse
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