Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 31: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alebot (discussione | contributi)
m Conversione intestazione / correzione capitolo by Alebot
Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot
Riga 1:
{{Qualità|avz=75%|data=31 agosto 2009|arg=cristianesimo}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II|Libro II]] - Capitolo 31|prec=../Capitolo 30|succ=../Capitolo 32}}
{{capitolo
|CapitoloPrecedente= Capitolo 30
|NomePaginaCapitoloPrecedente= ../Capitolo 30
|CapitoloSuccessivo= Capitolo 32
|NomePaginaCapitoloSuccessivo= ../Capitolo 32
}}
 
<div align="center">''DEL PRIMO PRECETTO. NON HAVRAI DEI ALIENI.''<br/><br/></div>
 
<div align="center">''DEL PRIMO PRECETTO. NON HAVRAI DEI ALIENI.''<br/><br/></div>
Discorriamo brevemente per i dieci commandamenti, à fine di cavarne alcuna instruttione di prattica, come nell'instituto nostro richiede. Dico adunque che un solo è il vero Iddio, creatore del Cielo, et della terra, come si disse di sopra nel Simbolo Apostolico, ilquale Iddio è la prima, et somma, et infallibile verità, et però à lui si deve prestare ogni credenza, questo Iddio è onnipotente, benignissimo et prontissimo à farci bene, et però in lui debbiamo collocare ogni speranza, questi finalmente è un abisso d'infinita bonta, onde è ben giusto che lo amiamo con tutto il cuore, talche sotto questo precetto vengono le tre virtù, chiamate Theologali, fede, speranza, et carità, senza le quali, non possiamo piacer à Dio, nè ottenere la vita eterna. Hora è da sapere, che il precetto della legge antica, che dice cosi, non havrai nel cospetto mio Dei alieni, contiene in se due precetti, l'uno de i quali ha forza di commandare, et l'altro di prohibire, et tanto è come se dicesse, Renderai sommo honore a me vero Iddio, et non à i falsi Dei. Quanti siamo gli oblighi che habbiamo di amare, et riverire questo grande, et ottimo Iddio, si è detto di sopra à bastanza, quanto apperteneva alla nostra materia, nella esplicatione del Simbolo Apostolico. Attenda adunque il buon padre, à ricordar a tutte le hore al figliuolo, il timor santo, et l'amor di Dio, poiche à tutte le hore anchora anzi ad ogni momento, piovono sopra di noi le gratie, et beneficii suoi, et ogni creatura grida, et ci invita ad amarlo, et honorarlo. Riempia il fanciullo d'una santa confidenza, si che in ogni suo bisogno ricorra all'aiuto di Dio, et speri in lui.
 
Discorriamo brevemente per i dieci commandamenti, à fine di cavarne alcuna instruttione di prattica, come nell'institutonell’instituto nostro richiede. Dico adunque che un solo è il vero Iddio, creatore del Cielo, et della terra, come si disse di sopra nel Simbolo Apostolico, ilquale Iddio è la prima, et somma, et infallibile verità, et però à lui si deve prestare ogni credenza, questo Iddio è onnipotente, benignissimo et prontissimo à farci bene, et però in lui debbiamo collocare ogni speranza, questi finalmente è un abisso d'infinitad’infinita bonta, onde è ben giusto che lo amiamo con tutto il cuore, talche sotto questo precetto vengono le tre virtù, chiamate Theologali, fede, speranza, et carità, senza le quali, non possiamo piacer à Dio, nè ottenere la vita eterna. Hora è da sapere, che il precetto della legge antica, che dice cosi, non havrai nel cospetto mio Dei alieni, contiene in se due precetti, l'unol’uno de i quali ha forza di commandare, et l'altrol’altro di prohibire, et tanto è come se dicesse, Renderai sommo honore a me vero Iddio, et non à i falsi Dei. Quanti siamo gli oblighi che habbiamo di amare, et riverire questo grande, et ottimo Iddio, si è detto di sopra à bastanza, quanto apperteneva alla nostra materia, nella esplicatione del Simbolo Apostolico. Attenda adunque il buon padre, à ricordar a tutte le hore al figliuolo, il timor santo, et l'amorl’amor di Dio, poiche à tutte le hore anchora anzi ad ogni momento, piovono sopra di noi le gratie, et beneficii suoi, et ogni creatura grida, et ci invita ad amarlo, et honorarlo. Riempia il fanciullo d'unad’una santa confidenza, si che in ogni suo bisogno ricorra all'aiutoall’aiuto di Dio, et speri in lui.
Facciagli imparar a mente, et proferir spesse volte quelle parole, dette dal Salvatore, parlando di questo primo commandamento, cioè Amarai il Signor Iddio tuo con tutto il cuor tuo, con tutta l'anima tua, et con tutta la mente tua. Questo è il massimo, et primo commandamento. Il secondo è simile a questo, amarai il prossimo tuo come te stesso; in questi due commandamenti consiste tutta la legge, et i profeti. In sin qui son parole del redentore, dalle quali intendiamo quello che acutamente disse un santo, che la misura di amar Dio, è amarlo senza misura.
 
Facciagli imparar a mente, et proferir spesse volte quelle parole, dette dal Salvatore, parlando di questo primo commandamento, cioè Amarai il Signor Iddio tuo con tutto il cuor tuo, con tutta l'animal’anima tua, et con tutta la mente tua. Questo è il massimo, et primo commandamento. Il secondo è simile a questo, amarai il prossimo tuo come te stesso; in questi due commandamenti consiste tutta la legge, et i profeti. In sin qui son parole del redentore, dalle quali intendiamo quello che acutamente disse un santo, che la misura di amar Dio, è amarlo senza misura.
{{capitolo
|CapitoloPrecedente= Capitolo 30
|NomePaginaCapitoloPrecedente= ../Capitolo 30
|CapitoloSuccessivo= Capitolo 32
|NomePaginaCapitoloSuccessivo= ../Capitolo 32
}}