Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 29: differenze tra le versioni

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<div align="center">''COME SI DEVONO AVVEZZAR I FANCIULLI AD ESSERE OSSERVATORI DELLA DIVINA LEGGE.''<br/><br/></div>
 
<div align="center">''COME SI DEVONO AVVEZZAR I FANCIULLI AD ESSERE OSSERVATORI DELLA DIVINA LEGGE.''<br/><br/></div>
Procuri per tanto il buon padre di inserire, et imprimere nell'animo del fanciullo una riverenza grande verso la legge di Dio, et un timor santo, et un fermo proponimento di non transgredirla giamai, anzi co'l divino aiuto, senza 'l quale le nostre forze sono debolissime, et insufficienti sono, osservarla, et custodirla sempre. Dimostrarà adunque quanto siamo obligati ad osservare la volontà di Dio, la quale egli si è degnato manifestarci nella sua santa legge, perciò ch'egli è lo Iddio nostro, cioè Signor nostro, Creator nostro, che ci ha redenti, che ci mantiene, dal quele habbiamo, et aspettiamo ogni bene in tempo, et in eternita. Egli è il Giudice, avanti al cui Tribunale tutti debbiamo rappresentarci, et quivi si rivederà a ciascuno stretto conto della osservanza, overo inosservanza della legge. Tal che il buon padre hora con l'esca dello amore, et del premio, hora con la sferza del timore, et della pena, moverà l'animo tenero del fanciullo, formando, et stampando in esso alcune massime christiane, utilissime in tutta la vita, si per ritirarci dal male, si per spronarci al bene; percioche gran sollevamento è nelle opere buone, et virtuose, et quasi un rinfrescamento di cibo, et di bere a chi si affatica, il ricordar à se stesso la voluntà di Dio, con queste, ò simili parole: Iddio me l'ha commandato, cosi vuole Iddio, io fo questo per Iddio. Et per l'altra parte, Iddio non vuole, Iddio la ha prohibito, dispiace a Dio, Dio mi guardi di farlo, non farò mai tal cosa, che offende Dio. Questi et simili sentimenti, radicati nel cuor nostro dalla fanciullezza, per la buona dottrina, et molto più per il buon esempio paterno, poi che come s'è detto più volte, et non si può dire a bastanza, questo è il modo efficacissimo di persuadere, questi precetti dico, sono a guisa d'un fortissimo scudo, contra tutte le tentationi del diavolo, il quale perde come si suol dire la schrima, quando trova un'animo fermo, et risoluto, che per niuna cosa del mondo per grande, per bella, et dilettevole che si sia, nè per danno, ò pericolo alcuno, che gli soprastia, non vuol transgredire le legge di Dio, di questo modo fu allevato il Santo Gioseppe, et la casta Susanna, et mille altri, de i quali son piene le divine scritture, et le historie de i Santi.
 
Procuri per tanto il buon padre di inserire, et imprimere nell'animonell’animo del fanciullo una riverenza grande verso la legge di Dio, et un timor santo, et un fermo proponimento di non transgredirla giamai, anzi co'lco’l divino aiuto, senza 'l’l quale le nostre forze sono debolissime, et insufficienti sono, osservarla, et custodirla sempre. Dimostrarà adunque quanto siamo obligati ad osservare la volontà di Dio, la quale egli si è degnato manifestarci nella sua santa legge, perciò ch'eglich’egli è lo Iddio nostro, cioè Signor nostro, Creator nostro, che ci ha redenti, che ci mantiene, dal quele habbiamo, et aspettiamo ogni bene in tempo, et in eternita. Egli è il Giudice, avanti al cui Tribunale tutti debbiamo rappresentarci, et quivi si rivederà a ciascuno stretto conto della osservanza, overo inosservanza della legge. Tal che il buon padre hora con l'escal’esca dello amore, et del premio, hora con la sferza del timore, et della pena, moverà l'animol’animo tenero del fanciullo, formando, et stampando in esso alcune massime christiane, utilissime in tutta la vita, si per ritirarci dal male, si per spronarci al bene; percioche gran sollevamento è nelle opere buone, et virtuose, et quasi un rinfrescamento di cibo, et di bere a chi si affatica, il ricordar à se stesso la voluntà di Dio, con queste, ò simili parole: Iddio me l'hal’ha commandato, cosi vuole Iddio, io fo questo per Iddio. Et per l'altral’altra parte, Iddio non vuole, Iddio la ha prohibito, dispiace a Dio, Dio mi guardi di farlo, non farò mai tal cosa, che offende Dio. Questi et simili sentimenti, radicati nel cuor nostro dalla fanciullezza, per la buona dottrina, et molto più per il buon esempio paterno, poi che come s'ès’è detto più volte, et non si può dire a bastanza, questo è il modo efficacissimo di persuadere, questi precetti dico, sono a guisa d'und’un fortissimo scudo, contra tutte le tentationi del diavolo, il quale perde come si suol dire la schrima, quando trova un'animoun’animo fermo, et risoluto, che per niuna cosa del mondo per grande, per bella, et dilettevole che si sia, nè per danno, ò pericolo alcuno, che gli soprastia, non vuol transgredire le legge di Dio, di questo modo fu allevato il Santo Gioseppe, et la casta Susanna, et mille altri, de i quali son piene le divine scritture, et le historie de i Santi.
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