Rime (Stampa)/Rime varie/CCXLVI: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=22 settembre 2009|arg=Poesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Rime (Stampa)/Rime varie|Rime varie]]<br/><br/>CCXLVI|prec=../|succ=../CCXLVII}}
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Sacro re, che gli antichi e novi regi,
quanti sono o fur mai eccelsi e degni,
per forza di valor propria e
vinci, e te stesso e tutto
ed
la via
con la materia
volgi dal tron de la tua maestade
sereno il ciglio, onde queti e governi
popoli e regni, a la mia umiltade;
ché, se tu aspiri
spero, vil donna, a la futura etade
far con
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