Rime (Stampa)/Rime d'amore/XXXIV: differenze tra le versioni

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Sai tu, perché ti mise in mano, Amore,
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i cor di questo e quel fido amatore;
e con questi non possi veder fuore
de'de’ colpi tuoi la crudeltà stupenda,
sì che pietoso affatto non ti renda,
o almen non tempri l'empiol’empio tuo furore.
Che, se vedessi un dì la piaga mia,
o non saresti dio, ma cruda fèra,
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Non vorrei già che tu vedessi in cera
i raggi del mio sol; ché ti parria
forse a l'incontrol’incontro picciola e leggera.
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