Rime (Stampa)/Rime d'amore/CXXXIII: differenze tra le versioni

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Così, senza aver vita, vivo in pene,
e, vivendo ov'èov’è gioia, non son lieta;
così fra viva e morta Amor mi tiene,
e vita e morte ad un tempo mi vieta.
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tal fu il mio aspro e mio crudo pianeta;
di sì rio frutto in sitibonde arene,
senza mai sparger seme, avien ch'ioch’io mieta.
E s'ios’io voglio per me stessa finire
con la vita i tormenti, non m'èm’è dato,
ché senza vita un uom non può colpire.
Qual fine Amore e 'l’l ciel m'abbiam’abbia serbato
io non so, lassa, e non posso ridire;
so ben ch'ioch’io sono in un misero stato.
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