Rime (Stampa)/Rime d'amore/CXCVI: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=75%|data=22 settembre 2009|arg=Poesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Rime (Stampa)/Rime d'amore|Rime d'amore]]<br/><br/>CXCVI|prec=../CXCV|succ=../CXCVII}}
 
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Ecco, Amor, io morrò, perché la vita
si partirà da me, e senza lei
tu sei certo ch'ioch’io viver non potrei,
ché saria cosa nova ed inaudita.
Quanto a me, ne sarò poco pentita,
perché la lunga istoria degli omei,
de'de’ sospir, de'de’ martìr, de'de’ dolor miei
sarà per questo mezzo almen finita;
mi dorrà sol per conto tuo, che poi
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al cader di sì fida e salda amante.
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