Rime (Dante)/LXXIII - Chi udisse tossir la mal fatata: differenze tra le versioni

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:Tenzone con [[w:Forese Donati|Forese Donati]]
:1. DANTE A FORESE
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Chi udisse tossir la mal fatata
moglie di Bicci vocato Forese,
potrebbe dir ch'ell'hach’ell’ha forse vernata
{{r|4}}ove si fa 'l’l cristallo in quel paese.
 
Di mezzo agosto la truovi infreddata;
or sappi che de'de’ far d'ognid’ogni altro mese!
E non le val perché dorma calzata,
{{r|8}}merzé del copertoio c'hac’ha cortonese.
 
La tosse, 'l’l freddo e l'altral’altra mala voglia
no l'addovienl’addovien per omor ch'abbiach’abbia vecchi
{{r|11}}ma per difetto ch'ellach’ella sente al nido.
 
Piange la madre, c'hac’ha più d'unad’una doglia,
dicendo: "Lassa, che per fichi secchi
{{r|14}}messa l'avre'l’avre’ 'n’n casa del conte Guido!".
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