Per lo spiritismo/IV: differenze tra le versioni
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Dunque non possiamo asserire a priori che sono impossibili. Ma si può provare che sono reali? Non si può provare con una dimostrazione come quella della matematica, cioè provando che ''devono'' avere luogo; ma si può darne una prova come quella della storia, fondata sulla testimonianza, e come quella della fisica, fondata sull'esperimento.▼
▲Dunque non possiamo asserire a priori che sono impossibili. Ma si può provare che sono reali? Non si può provare con una dimostrazione come quella della matematica, cioè provando che ''devono'' avere luogo; ma si può darne una prova come quella della storia, fondata sulla testimonianza, e come quella della fisica, fondata
1. Non è punto vero che i fenomeni spiritici non si siano mai veduti; anzi tutto avremmo in contrario la testimonianza della ''tradizione'', di una tradizione che viene da tempi antichi e da popoli diversi. Storie e leggende son piene di fatti che parevano infrazioni alle leggi di natura, prodotti dall'intervento d'intelligenze occulte. Per tacere delle più importanti, come le apparizioni ed evocazioni dei morti delle quali dovrò parlare più innanzi, la consultazione dei tavoli era già nota a Tertulliano<ref>''Apologia'', XXIII. — Confronta simili consultazioni in ''Das automatische Schreiben'' del dott. Carl da Prel, dallo ''Sphinx'' del 90 o del 91, p. 21.</ref>; la scrittura diretta ha cominciato al convito di Baldassare; la levitazione di Home, come si vede nei fakiri indiani, così era frequente nei santi e nelle streghe<ref>''Vedi'' dott. Carl du Prel. die Hexen und die Medien'', nello ''Sphinx'', 1889. — E una lista di levitazioni di santi nelle ''Forces non définies'' del col. de Rochas.</ref>, ed ha cominciato almeno da Simon Mago; l'insensibilità al fuoco, il dono delle lingue, il dono delle guarigioni, la visione del futuro nello specchio, nell' acqua e nella mano, ecc. sono cose che s'incontrano nei libri vecchi ad ogni piè sospinto. Ora quanto vale la tradizione? Esattamente non si può dire. Ma se da una parte riconosco ancora che non basta da sola a provare delle eccezioni alle leggi naturali note, dall'altra parte non vedo che non si debba tenerne conto. Non basta a provare, perchè ciascuno dei fatti raccontati è, per chi non conosce ancora altra testimonianza che quella della tradizione, non impossibile, ma talmente inverosimile, che il lettore è naturalmente spinto a far come Erodoto quando gli si raccontava che il sole era tornato indietro; e ancora perché i testimoni dei miracoli passati sono morti, e le testimonianze ci sono giunte alterate dalla debolezza della memoria e dalla forza dell'immaginazione. Ma non si può sprezzarla come un valore trascurabile, perché ogni singola testimonianza ha qualche valore, e quando poi le testimonianze fioccano e fanno valanga, e nel numero ce ne son molte, che sebbene siano di tempi e paesi diversi, concordano in minute circostanze, il cestinarle tutte e interamente come sogni e bugie è un atto da temerario.▼
▲1. Non è punto vero che i fenomeni spiritici non si siano mai veduti; anzi tutto avremmo in contrario la testimonianza della ''tradizione'', di una tradizione che viene da tempi antichi e da popoli diversi. Storie e leggende son piene di fatti che parevano infrazioni alle leggi di natura, prodotti
2. Ma, dicevo anch'io una volta, sono cose che ''ora non si vedono più''. E invece si vedono ancora; ci sono dei testimoni attuali: gli spiritisti. Questi testimoni, se badassimo soltanto al numero, sarebbero sufficienti anche a provare che il sole si è fermato come ai tempi di Giosuè, ed ha camminato all'indietro, come nel periplo dei Fenici. Lascio l'America dove si dice che siano a milioni; in Europa sono almeno centomila; paion pochi, perchè non fanno propaganda, e se non la fanno è sopratutto perchè credono che non ce ne sia bisogno; non si tratta di un dogma religioso o metafisico, che richieda martiri eloquenti, ma di una verità sperimentale che si farà strada da sè. - Ora gli spiritisti quasi tutti hanno veduto o creduto di vedere qualche cosa. Voglia ammettere che siano soltanto diecimila quelli che hanno veduto molto; e che fra questi siano soltanto mille che hanno veduto la scrittura diretta, gli apporti e le materializzazioni che si ottenevano o si ottengono con Home, Schraps, Topfer, Slade, Eglinton, Miss Fox, Miss Cook, o la Palladino; conto molto modesto, perché quelli che hanno constatato la realtà dei fenomeni spiritici in presenza della Palladino sono certamente più di cento. E tutti questi non si possono cestinare come i morti.▼
▲2. Ma, dicevo
3. Ma, diceva anch'io, se gli spiritisti non sono del tutto ignoranti, sono però tutta gente che ha soltanto una mezza coltura, quanto basta ad uscir da una Chiesa per entrare in un'altra. Ci sarà il numero, ma non c'è l'autorità.▼
▲3. Ma, diceva
Ora anche questo non è vero. Non sarebbe difficile raccogliere un centinaio di nomi di uomini autorevoli che hanno ammesso la realtà dei fatti; ma io lascierò da parte quelli che sono chiari soltanto per studi sullo spiritismo, come l'Aksákow; e degli altri lascio da parte, et pour cause, gli ecclesiastici (come l'arcivescovo Whately); ed anche i filosofi (come Fichte il giovane, Ulrici e il Sidgwick); e ancora più volentieri i letterati (come Sardou, Victor Hugo e Thackeray); e gli uomini politici (come Azeglio, lord Brougham e Gladstone); e i militari (come il general Drayson e il general Gordon); e sceglierò specialmente i professori universitari di matematiche, o di fisica, o di scienze naturali, e qualche magistrato:▼
▲Ora anche questo non è vero. Non sarebbe difficile raccogliere un centinaio di nomi di uomini autorevoli che hanno ammesso la realtà dei fatti; ma io lascierò da parte quelli che sono chiari soltanto per studi sullo spiritismo, come
In America i tre principali scrittori di opere spiritiche, importanti per abbondanza di fatti e di giudizio, sono Dale Owen, ambasciatore a Napoli nel 1853<ref>''Footfalls on the Boundary of another World''. 1860. — ''The debatable Land between this World and the Next''. 1871.</ref>; - Edmonds, giudice alla Corte suprema di NuovaYork, e per qualche tempo presidente del Senato<ref>''On Spiritualism'', — e ''Letters and Tracts on Spiritualism''.</ref>; - Robert Hare, professore di chimica nell'Università di Pensilvania<ref>''Experimental Investigations of the Spiritual Manifestations.''</ref> - Fra i primi aderenti il Mapes, altro professore di chimica all'Università.▼
▲In America i tre principali scrittori di opere spiritiche, importanti per abbondanza di fatti e di giudizio, sono Dale Owen, ambasciatore a Napoli nel 1853<ref>''Footfalls on the Boundary of another World''. 1860. — ''The debatable Land between this World and the Next''. 1871.</ref>; - Edmonds, giudice alla Corte suprema di NuovaYork, e per qualche tempo presidente del Senato<ref>''On Spiritualism'', — e ''Letters and Tracts on Spiritualism''.</ref>; - Robert Hare, professore di chimica
L'Inghilterra, patria di quegli uomini che noi consideriamo come i più pratici e positivi, e che ci tengono tanto ad essere matter of-fact, vanta fra i difensori della realtà dei fenomeni medianici nientemeno che tre membri della Società Reale di Londra (che corrisponderebbe alla nostra Accademia dei Lincei): Crookes, Wallace e Varley; non mi dilungherò a parlare dei loro meriti scientifici; ma si noti che ai primi due si devono due delle più importanti opere inglesi sui fenomeni dello spiritismo<ref>''W. Crookes, Researches in the Phenomena of Spiritualism''; tradotto in francese.</ref>. Non vado a cercare i nomi di quelli fra i membri di questa Società, che hanno semplicemente ammessi i fatti, come il Mayo e qualcun altro. Ma noto che fra gli scrittori inglesi di opere in difesa della realtà dei fenomeni spiritici sono il Cox<ref>''What am I.''</ref>, distinto giureconsulto, e il De Morgan, professore di matematica all'Universita di Londra<ref>''From Matter to Spirit'' di Mrs. de Morgan, con una importante prefazione di suo marito.</ref>. E fra quelli che ammisero i fatti accaduti in presenza del medio Home val la pena di nominare Senior, professore di economia politica all'Università di Oxford, e l'astronomo Huggins. Convinti dei fatti erano pure: il Barrett, professore di fisica alla Università di Dublino; Gregory, professore di chimica all'Università di Edimburgo; il Chambers, giurista, autore di una Storia naturale della creazione, tradotta nientemeno che dal Vogt, ecc. Tutti poi sanno che la realtà dei fenomeni spiritici fu attestata con pubblica relazione dal comitato della Società dialettica di Londra<ref>''Report on Spiritualism of the Committee of the London Dialectical Society'', 1871</ref>; comitato che si era costituito prevedendo di smentire una superstizione che cominciava a generalizzarsi; comitato composto di 33 persone, tutte distinte per posizione scientifica e sociale; comitato che si suddivise in sei piccoli comitati, ciascuno dei quali tenne numerose sedute, e finì per convenire che i fenomeni erano reali. Finalmente aggiungo che lo scorso anno, nel congresso dell'associazione britannica pel progresso delle scienze, il Lodge, che è uno dei tre o quattro primi fisici d'Inghilterra, e credo sia anch'egli membro della Società Reale, essendo stato nominato presidente della sezione della fisica in quel congresso, lesse un discorso intitolato: I problemi attuali delle scienze fisiche; nel quale sostenne che è ora che i fisici si occupino dello spiritismo, questo paria della scienza, e disse fra altro: «Quanto a me, la mia convinzione è fatta; i nostri processi ordinarj di osservazione e d'esperimento stabiliscono in modo sicuro l'esistenza di una regione in cui si producono questi fenonemi, che tuttavia la scienza rifiuta di ammettere, e a cui ogni scienziato ben pensante chiude l'orecchio.» Il lettore milanese può trovare questo discorso tradotto nella ''Revue scientifique'', 12 settembre 1891.▼
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In Germania, una delle più importanti opere in difesa dello spiritismo fu scritta dal celebre astronomo Zöllner<ref>''Die transcendentale Physic und die sogenannte Philosophie'', che è il 3o vol. delle sue ''Wissenschaftliche Abhandlungen'', Lipsia, 1879; tradotto in inglese dal Massey.</ref>; la realtà dei fatti ch'egli dice di aver osservato fu calorosamente attestata dal Fechner, professore di fisica nell'Università di Leipzig, e dal Weber, professore di fisica nell'Università di Gottinga, i cui nomi sono citati con venerazione da tutti i psicologi positivisti; furono ammessi dallo Scheibner, professore di matematica all'Università di Leipzig.<ref>Pel primo di questi si veda specialmente ''Zöllner's medium-istische Experimente, Aufzeichnungen aus dem Tagebuche von G. Th. Fechner'', nello ''Sphinx'', Aprile 1888.</ref>▼
▲In Germania, una delle più importanti opere in difesa dello spiritismo fu scritta dal celebre astronomo Zöllner<ref>''Die transcendentale Physic und die sogenannte Philosophie'', che è il 3o vol. delle sue ''Wissenschaftliche Abhandlungen'', Lipsia, 1879; tradotto in inglese dal Massey.</ref>; la realtà dei fatti
In Russia l'Aksàkow, nella sua contesa con l'Università di Pietroburgo intorno alla realtà dui fatti, ebbe dalla sua tre professori della suddetta Università: Boutlerow, chimico; Wagner, zoologo; Ostrogradski, matematico.▼
▲In Russia
La Francia ha grandi scienziati e famosi spiritisti, ma non ha grandi scienziati che siano difensori della realtà dei fenomeni spiritici, perchè, dice un inglese, i francesi temono troppo il ridicolo. Ma Allan Kardec era professore anche lui, e uno fra i difensori più ardenti dello spiritismo è il Gibier, distinto naturalista e assistente di Pasteur; fra gli aderenti il Flamarion, e presto il Richet.
In Isvizzera, scrisse in difesa della realtà dei fenomeni il Thury, professore
In Italia il {{
Dopo tutto questo, mi pare che avrei il diritto, anzi il dovere, di credere senza vedere, come fece il Challis, professore di astronomia a Cambridge, del quale il {{
4. Ma io non credevo ancora perchè non avevo veduto io; ho aspettato a credere
::Je
::Ce qui
::Aux oreilles cent fois, et crier comme quatre?
Ed ho veduto più volte. Ed ho veduto bene, prendendo per non ingannarmi le precauzioni che dirò più innanzi. E so per prova che posso tornar a vedere, perchè non si tratta di fenomeni spontanei, ma di esperimenti. E se non ho veduto tutti i fenomeni classificati
Sicchè, se non credo ora, che ho testimonianze passate e presenti, e numerose ed autorevoli, ed anche mia, e ripetuta, e che posso ripetere, quali saranno le prove che dovrò domandare per credere ad una cosa? Non mi resterà che aspettar a credere quando ci abbiano già creduto tutti gli altri; allora sarò più sicuro di non sbagliarmi; ma, se tutti facessero così, avremmo ancora
Ma io non ho detto tutto questo soltanto per giustificare la mia credenza ai fatti, bensì anche per modificare
Infatti, notate bene, voi potete negare i fatti, dicendo che non li avete veduti; ma non potete più negare le testimonianze dicendo che non le avete udite. Ora, una causa la debbono avere; la concordanza di tanti testimoni non vorrete attribuirla ad una combinazione. Ora se non ammettete che la causa è nella realtà dei fatti, dovete sostenere che vi inganniamo, o ci inganniamo. Nel primo caso direste che noi mentiamo; ma la menzogna di tanta gente onesta, e menzogna senza profitto, non è ammissibile; alla peggio ammetterò la menzogna degli altri spiritisti; ma non la mia. Nel secondo, affermate che noi siamo in errore. Ebbene, discutiamo pure
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