Opere di scultura e di plastica di Antonio Canova/XXIX: differenze tra le versioni
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<center>'''SOCRATE VICINO ALLA MORTE ALLONTANA LA SUA FAMIGLIA'''</center>
<center>'''Basso rilievo in gesso'''</center>
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<center>'''XXIX'''.</center>
Chi mai sarà il degno interprete dei sentimenti di questo sublime Prigioniero? Tu, o Canova, lo sarai; tu che in questa carcere,
che rappresenta, regna in questo quadro mirabile. Si vede il sasso sopra cui sedeva il Filosofo, e da quello, con funesto presagio, sciolta e pendente la catena che prima stringevagli il piede. Xantippe, la moglie sua, facendo precedere il minore dei suoi figliuoli
che piange, con la faccia tutta ricoperta, e lagrimando essa pure , già muove il passo per andarsene. La siegue mestissimamente una donna, al di cui manto
mostrandosi in tale attitudine e con
scena commovente, porta nel volto la dolorosa inquietudine di vederne la fine. Tre filosofi, inseparabili dal Maestro, sono atteggiati, quale nel compiangere la sorte di un sì
Ma che! Il commosso animo suo non seppe comandare che al solo suo volto. Un eloquente e spontaneo movimento delle mani lo tradisce; quella che preme il fianco a Lamprocleo, il maggiore dei suoi figli,
forza.
del più tenero affetto. Tutto
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