Odi navali/Per la morte dell'ammiraglio Saint-Bon: differenze tra le versioni

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{{Centrato|<small>STATO DI SERVIZIO<br />DI SIMONE PACORET DE SAINT-BON</small>}}
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*''Capitano di vascello di IIa classe, per R. D. 5 novembre 1867.
*''Capitano di vascello di Ia classe, per decreto ministeriale 24 marzo 1872.
*''Centr'ammiraglioCentr’ammiraglio, per R. D. 4 luglio 1873.
*''Vice-ammiraglio, id., 27 ottobre 1877.
 
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''Imbarco: anni 15, mesi 5, giorni 2.
''Imbarco in tempo di guerra: anni 3, mesi 1.
''Campagna di guerra dell'annodell’anno 1848 per l'indipendenzal’indipendenza d'Italiad’Italia.
''Campagna di guerra del 1849 contro gli Austriaci.
''Campagna di guerra in Oriente contro la Russia nell'annonell’anno 1855.
''Idem, idem, 1856.
''Campagna di guerra dell'annodell’anno 1860-61.
</poem>
*''Ufficiale dell'Ordinedell’Ordine militare di Savoia per R. D. del 19 maggio 1861, essendosi distinto al blocco e all'assedioall’assedio di Gaeta.<br />''Campagna di guerra dell'annodell’anno 1866 contro gli Austriaci per l'indipendenzal’indipendenza d'Italiad’Italia.
*''Decorato della medaglia d'orod’oro al valor militare per essersi distinto nella campagna di guerra del 1866, nell'Adriaticonell’Adriatico, nei fatti avvenuti nei giorni 18, 19 e 20 luglio del detto anno, per R. D. del 15 agosto 1867.
*''Ministro della Marina dal 10 luglio 1873 al 25 marzo 1876 e dal 15 febbraio 1891 al 26 novembre 1892.
 
A V<small>ENEZIA</small>, essendo semplice guardiamarina, con una barca ricupera l'àncoral’àncora e le catene del ''Daino'' abbandonate, sotto il fuoco delle batterie.
 
A G<small>AETA</small> conduce all'attaccoall’attacco delle fortificazioni la cannoniera ''Confidenza'' mutata in brulotto, e non si ritira se non quando la sua nave, crivellata, smantellata, non può più sostenere il fuoco né reggere il mare.
 
A S<small>AN</small> G<small>IORGIO DI</small> L<small>ISSA</small>, comandando la ''Formidabile'', penetra nel porto angusto, s'imbozzas’imbozza a breve gittata dalla più potente difesa, innanzi alla batteria della Madonna, e vi si mantiene imperterrito, con prodigi di audacia, destando l'ammirazionel’ammirazione degli stessi nemici.
 
A R<small>OMA</small>, essendo ministro, con non minore audacia e grandezza d'animod’animo, prende per sua impresa le parole bibliche: "<small>DESTRVAM ET AEDIFICABO.</small>"
 
{{A_destra|''23 novembre 1892.''}}
<poem>
 
Dio salvi l'Ammiragliol’Ammiraglio! Dio lo salvi! La Morte,
che gli passò rombando sul capo innanzi al Forte
di San Giorgio, attenda ancora.
Attenda. Non un volto cinereo che langue
{{R|5}}nel guanciale infossato ella vedrà ma un sangue
più vermiglio de l'auroral’aurora.
 
Vedrà splendere il sangue fuor de le vene in flutto
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{{R|10}}Non il letto ma il ponte de la nave ammiraglia,
non il pianto ma il vasto fragor de la battaglia
sopra l'acquel’acque colorite!
 
O Morte, anche una volta guarda l'eroel’eroe negli occhi
che ti ravviseranno; ma l'alal’ala tua non tocchi
{{R|15}}quella fonte immacolata.
Guardalo ed oltre passa. De l'alal’ala tua che romba
egli conosce il volo. Tu l'avrail’avrai. La sua tomba
già nel mare è consacrata.
</poem>
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Forse vivrà. Certo vivrà, se vale
il fervore d'und’un popolo ansioso
in un vóto. Oh risorga egli dal male,
più vigoroso!
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una preghiera.
 
E i poeti, ch'eglich’egli ama poi che i puri
sogni egli ama e nel petto intimo serra,
{{R|15}}pregano per l'eroel’eroe sacro ai futuri
inni di guerra.
 
Oh ch'eglich’egli viva! Lui conduca il pio
fratello dove già d'unad’una precoce
primavera fiorisce il solatio
{{R|20}}lido (la voce
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per la tenera selva, dal sonoro
lido ricurvo come una lunga
citara d'orod’oro).
 
{{R|25}}Sia la sua casa a l'ombral’ombra de la palma
simbolica: tepente e bianca, senza
strepiti. Tutto rida a la sua calma
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Tutto rida a la sua nova salute.
{{R|30}}L'eroeL’eroe con gli occhi suoi chiari e quieti
a le pagine torni conosciute
de'de’ suoi poeti.
 
Quegli occhi, avvezzi al vento aquilonare,
si faccian dolci ed umidi se al sole
{{R|35}}mite ne l'erbal’erba vedano le rare
prime viole.
</poem>
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<poem>
 
Dio protegga l'Italial’Italia!
 
La speranza è perduta. Sta su noi la sventura.
Egli morrà; né forse vedrà l'albal’alba ventura.
Cade su Roma quasi un gelo di paura.
{{R|5}}Un'oscuraUn’oscura minaccia sta ne la notte oscura.
 
Dio protegga la Patria!
 
</poem>
 
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