Odi barbare/Delle Odi Barbare Libro II/Sogno d'estate: differenze tra le versioni
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{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Odi barbare/Delle Odi Barbare Libro II|Delle Odi Barbare Libro II]]<br/>Sogno d'estate|prec=../Per un istituto di ciechi|succ=../Colli toscani}}
<poem>
Tra le battaglie, Omero, nel carme tuo sempre sonanti
la calda ora mi vinse: chinommisi il capo tra
in riva di Scamandro, ma il cor mi fuggí su
Sognai, placide cose
Non piú libri: la stanza da
rintronata da i carri rotolanti su
de la città, slargossi: sorgeanmi intorno i miei colli,
cari selvaggi colli che il giovane april rifioria.{{r|8}}
Scendeva per la piaggia con mormorii freschi un zampillo
pur divenendo rio: su
florida ancor ne gli anni, traendosi un pargolo a mano
cui per le spalle bianche splendevano i riccioli
Andava il fanciulletto con piccolo passo di gloria,
superbo de
da quella festa immensa che
Però che le campane sonavano su dal castello{{r|16}}
annunzïando Cristo tornante dimane
e su le cime e al piano, per
correa la melodia spirituale di primavera;
ed i pèschi ed i méli tutti eran fior bianchi e vermigli,{{r|20}}
e fior gialli e turchini ridea tutta
ed il trifoglio rosso vestiva i declivii
e molli
e
veniva giú da
andavano andavano cullandosi lente nel sole,
che mare e terra e cielo sfolgorante circonfondeva.
La giovine madre guardava beata nel sole.{{r|28}}
Io guardava la madre, guardava pensoso il fratello,
questi che or giace lungi su
quella che dorme presso ne
pensoso e dubitoso
o ritornasser pii del dolor mio da una plaga
ove tra note forme rivivono gli anni felici.
Passâr le care imagini, disparvero lievi co
Lauretta empieva intanto di gioia canora le stanze,{{r|36}}
Bice china al telaio seguia cheta
</poem>
[[fr:Rêve d’été (Carducci)]]
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