Monarchia/Libro I/Capitolo XIV: differenze tra le versioni
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<div align="center">''Come la humana generatione, quand’è massime libera, ottimamente vive.''<br/><br/></div>
Item, l’umana generatione, quando è massime libera, hottimamente vive; e questo sarà manifesto se ’l prencipio della libertà si dichiara. Però è da ·ssapere che ’l prencipio primo della libertà nostra è la libertà dello arbitro, la quale in boccha hanno molti e pochi nello intelletto. Perché insino qui e’ pervenghono, che dicono e libero arbitrio essere libero g[i]udicio di volontà; ma quello che s’inporti per queste parole di lungi è da ·lloro, siccome tutto dì i nostri loici fanno di molte propositioni, le quali per dare essenpro si mescolano tra ·lle cose di loicha, come in questa: «el triangolo ha treangholi eghuali a due retti». Però dico che ’l g[i]udicio è mezo tra ·lla aprensione et l’appetito: inperò che prima la cosa s’aprende, et poich’ell’è conpresa si g[i]udica buona ho mala, hultimamente colui ch’ha giudicato la seghuita ho e’ la fugge. Adunque, se ’l g[i]udicio muove in tutto l’appitito e nonn–è inn–alcuno modo da ·llui prevenuto, certamente è libero; ma se ’l g[i]udicio è mosso dallo appetito in qualunque modo preveniente, non può essere libero, ma è menato da altri preso. Di qui adiviene che’ bruti non possono avere libero arbitrio, perché lo appitito senpre previene a loro g[i]udicio. Di qui ancora può essere manifesto che ·lle sustanze intellectuali, che hanno le voluntà loro inmutabili, et ancora l’anime separate che bene di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio, benché la volontà loro sia inmutabile, ma perfettissimamente questa ritengono.
Per questo ancora è chiaro che questa nostra libertà, hovero el prencipio d’essa, è el magiore bene che Iddio alla humana natura abbia atributo — come g[i]à io dissi nel [[Divina Commedia/Paradiso|Paradiso]] della mia ''[[Divina Commedia|Commedia]]'' — inperò che per questo dono noi siamo qui felici chome huomini, et altrove come iddii. S’egli è così, qual è quello che non dicha l’umana generatione essere hottime disposta, quando può hottime questo prencipio husare? Ma quando ella è sotto el monarcha è massime libera, perché è per chag[i]one di sé et non d’altri, nella qual cosa consiste la libertà, come nella ''Metafisicha'' dicie {{
Di qui ancora è chiaro che, bene che ’l consolo et el re, pe rispetto della via, siano signiori degli altri, nientedimeno, pe rispetto del termino, sono degli altri ministri; massime el monarcha, el quale sanza dubbio debbe essere stimato di tutti ministro. Di qui si dichiara che ’l monarcha è necessitato dal fine, el quale nel porre le leggi si propone. Adunque la generatione humana sotto el monarcha hottimamente vive, e però al bene essere del mondo la monarchia è necessaria.
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