Lo schiavetto/Atto quarto/Scena IX: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=22 settembre 2009|arg=Teatro}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Lo schiavetto/Atto quarto|Atto quarto]] - Scena IX|prec=../Scena VIII|succ=../../Atto quinto}}
''Bargello e Sbirri, Alberto, Nottola, Fulgenzio, Rampino, Grillo, Cicala, Corte, Rondone''
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:Che vuoi tu, furfante?
;Alberto.
:Signor principe, questo è
;Nottola.
:Sì? Perdonami, Bargello, io non ti conosceva.
;Schiavetto.
:Si facci pur presto quello che
;Rondone.
:Vedete, io non so nulla, e se vi manca boia lo farò io.
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:Tenetelo, tenetelo.
;Rondone.
:
;Bargello.
:A furbo.
;Rondone.
:
;Bargello.
:Ohimè il ventre, ohimè ohimè! Dietro furfanti.
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:A furbo.
;Rondone.
:Menti per la gola,
;Corte.
:Ohimè, calci.
;Rondone.
:
;Corte.
:Ah ah? Tu cadesti alfine! Vedi, che nel tirarmi io ti presi la gamba, né ti ha giovato
;Rondone.
:È meglio esser razza di mulo come me, che di becco come voi altri. Or sù, ci sono. Andiamo pure in prigione, fate presto canaglia,
;Bargello.
:Sì sì,
;Nottola.
:Tienlo sicuro
;Bargello.
:Sua eccellenza lasci pur la cura a me di questa carnaccia da corbi.
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;Prudenza.
:O più sfortunata Prudenza, o giorno infausto.
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