Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1568)/Fra' Giovann'Agnolo Montorsoli: differenze tra le versioni
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[[File:149 le vite, il montorsoli.jpg|thumb|center|<center>Giovanni Angelo Montorsoli</center>]]
VITA DI
Nascendo a un Michele
Fermandosi poi quelle fabriche
Intanto essendo Michelagnolo a Roma appresso papa Clemente, il qual voleva che
Finalmente avendo deliberato Clemente che il Buonarroto tornasse a Firenze a finire
Rimaso libero il Buonarroto per la morte del Papa
Avendo edificato il Sanazaro a Margoglino, luogo di bellissima vista et amenissimo nel fine di Chiaia sopra la marina, una magnifica e molto commoda abitazione, la quale si godé mentre visse, lasciò venendo a morte quel luogo, che ha forma di convento, et una bella chiesetta
Mentre che il frate si metteva a ordine per fare la detta sepoltura, essendo in Puglia venuta
Da Genova partito finalmente
Finita la detta chiesa, il medesimo principe Doria fece mettere mano al suo palazzo e fargli nuove aggiunte di fabriche e giardini bellissimi, che furono fatti con ordine del frate, il quale avendo in ultimo fatto, dalla parte dinanzi di detto palazzo, un vivaio, fece di marmo un mostro marino, di tondo rilievo, che versa in gran copia acqua nella detta peschiera; simile al quale mostro ne fece un altro a
Finite dunque le sopra dette opere, si partì
Così fatta dunque è la detta fonte di Messina, ancor che non si possa così ben con le parole come si farebbe col disegno dimostrarla. E perché ella piacque molto
In sulla piazza del medesimo Duomo ordinò con bella architettura il tempio di San Lorenzo, che gli fu molto lodato. In sulla marina fu fatta di suo ordine la torre del fanale, e mentre che queste cose si tiravano innanzi, fece condurre in San Domenico per il capitan Cicala una cappella, nella quale fece di marmo una Nostra Donna grande quanto il naturale, e nel chiostro della medesima chiesa, alla cappella del signor Agnolo Borsa, fece in marmo di basso rilievo una storia, che fu tenuta bella e condotta con molta diligenza; fece anco condurre, per lo muro di Santo Agnolo, acqua per una fontana e vi fece di sua mano un putto di marmo grande che versa in un vaso molto adorno e benissimo accomodato, che fu tenuta
Furono amici di
Questo suo disegno adunque, avendo esso
Giorgio intanto, avendo di queste cose parlato col Duca e pregatolo a volere così favorire lo studio di queste nobili arti, come avea fatto quello delle lettere, avendo riaperto lo studio di Pisa, creato un collegio di scolari e dato principio
Martino intanto, discepolo del frate, essendo da Messina venuto a Fiorenza, in pochi giorni morendosi, fu sotterrato nella sepoltura detta, stata fatta dal suo maestro, e non molto poi, nel 1564, fu nella medesima con onoratissime essequie sotterrato esso padre
E perciò che non solo in questo buon padre, ma in altri ancora
Visse
FINE DELLA VITA DI
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