Le rime della Selva/Parte seconda/Il mio romitaggio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Conversione intestazione / correzione capitolo by Alebot |
Correzione pagina via bot |
||
Riga 1:
{{Qualità|avz=75%|data=19 giugno 2009|arg=raccolte di poesie}}
{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Le rime della Selva/Parte seconda|Parte seconda]] - Il mio romitaggio|prec=../Arpa eolia|succ=../Consiglio}}
<poem>
Line 19 ⟶ 14:
Sotto un tettuccio di stoppia.
Accanto, un
Pien di legumi e di fiori,
Fiori di tutti i colori,
Line 25 ⟶ 20:
Ancora, su un davanzale,
Vaso, o vogliam dire un testo,
Di maggiorana nostrale.
Line 34 ⟶ 29:
E fargli fare le fusa.
E basta. Che
In mezzo a troppo corredo,
Io, che ho da dir? mi vergogno.
Mi sembra
Non il padrone, ma il servo,
E
Dove più
Starei quassù tutto
Come un asceta giocondo
E a quei che dentro vi stanno.
Line 59 ⟶ 54:
Benedirei gli uccelletti.
Piluccherei con piacere
Le bacche rosse, le nere,
Line 91 ⟶ 86:
Ad ascoltare il susurro
Del vecchio bosco, a guardare
Le nuvole, il cielo azzurro. —
Bipede di polpe e
(Assai più ossa che polpe),
Commisi
E alcuna forse un
Ma non perciò mi sgomento:
A tutto ci si rimedia:
E se un rimorso
Basta tu dica: Mi pento!
Eh sì, mi pento e prometto
Di non cascarci mai più,
E
(O quasi) in ogni virtù.
Line 112 ⟶ 107:
Confesserei a me stesso;
Poi, col mio bravo permesso,
Mi darei
Chè uomo ben confessato,
Line 121 ⟶ 116:
Sarebbe la mia preghiera,
Non latina, ma toscana,
E soprattutto sincera,
Line 130 ⟶ 125:
Sì, vi ringrazio, e vi prego
D’usarmi un po’ d’indulgenza,
Quando alla vostra presenza
Verrò, finito
Con quel peso andare attorno!)
''In hac lachrimarum valle.'' —
Line 155 ⟶ 150:
E io gli direi: Mio caro,
Trova chi
Io.... ho mangiato la foglia: —
E sai che il tempo è denaro.
</poem>
|