Le rime della Selva/Parte seconda/Addio!: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alebot (discussione | contributi)
m Conversione intestazione / correzione capitolo by Alebot
Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot
Riga 1:
{{Qualità|avz=75%|data=19 giugno 2009|arg=raccolte di poesie}}
{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Le rime della Selva/Parte seconda|Parte seconda]] - Addio!|prec=../Sul limitare|succ=../Eppure — no!}}
 
{{capitolo
|CapitoloPrecedente= Sul limitare
|NomePaginaCapitoloPrecedente= ../Sul limitare
|CapitoloSuccessivo= Eppure — no!
|NomePaginaCapitoloSuccessivo= ../Eppure — no!
}}
 
<poem>
Line 24 ⟶ 19:
A chi della terra è sazio.
 
Addio, rifiuto de'de’ cieli;
Addio, lezzosa cloaca,
Dove osannando si sbraca
La turba de'de’ tuoi fedeli.
 
Più non m'avraim’avrai. Già m'avestim’avesti,
Non dico molto, ma troppo:
Ora da te mi disgroppo,
Prima che il giorno, si desti.
 
Rimanti co'co’ tuoi cinedi,
Con le tue poche bagasce,
E i tuoi bertoni, onde nasce
Eterna schiatta d'eredid’eredi.
 
Con gli arruffoni sinistri,
Line 44 ⟶ 39:
Di cui si fanno ministri.
 
Rimanti con gl'istrïonigl’istrïoni,
Rimanti con gl'impostorigl’impostori,
Che ottengon tutti gli onori
Da un popolo di castroni.
 
Rimanti col falso vero
De'De’ tuoi maestri galanti,
De'De’ tuoi dottori ignoranti,
Che mostran bianco per nero.
 
Rimanti co'co’ delicati
Tuoi superuomini esteti;
Rimanti co'co’ tuoi poeti
Imbellettati, leccati;
 
Co'Co’ tuoi poeti modello,
Che stillano dal concime
Saporitissime rime
E stan di casa al bordello.
 
Rimanti col libro d'orod’oro
De'De’ tuoi gran re piccolini,
Che si proclamar divini,
E s'incoronans’incoronan d'allorod’alloro,
 
In premio delle battaglie
Line 81 ⟶ 76:
Rimanti col tuo malanno
E con la mala ventura,
Fondaco d'ognid’ogni sozzura,
Tetra fucina d'ingannod’inganno.
 
Rimanti con l'iral’ira imbelle
E con le antiche menzogne,
Cui sarian poche le fogne
Line 92 ⟶ 87:
Mi si distenebra a fronte;
Sullo snebbiato orizzonte
L'albaL’alba comincia a spuntare.
 
Io me ne vado. L'intricoL’intrico
Che già mi tenne si snoda.
Addio, pestifera proda!
Ti fuggo e ti maledico.
</poem>
 
{{capitolo
|CapitoloPrecedente= Sul limitare
|NomePaginaCapitoloPrecedente= ../Sul limitare
|CapitoloSuccessivo= Eppure — no!
|NomePaginaCapitoloSuccessivo= ../Eppure — no!
}}