Le laudi/Prefazione: differenze tra le versioni
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===I.===
Delle laudi conosciute della Lucrezia Tornabuoni, moglie a Piero
Circa sei anni dopo che in Firenze era uscita alla luce la prima edizione delle laudi di {{
Queste quattro antiche edizioni da me esaminate rappresentano, rispetto alla nostra Lucrezia, una sola tradizione che fa capo alla stampa del Morsi, che, anteriore alle altre, è di esse più corretta. Per convincersi che formano una sola famiglia, basta osservare che le laudi della Medici sono sempre le stesse, nello stesso ordine e con didascalie quasi identiche, ed è ormai risaputo come le vecchie stampe popolari fossero
Due di queste sei laudi, quelle sulla natività di Cristo, ebbero particolarmente fortuna e furono prima ripubblicate nel 1563 in una raccolta ordinata da Fra Serafino Razzi e poi in un libretto popolare che fu impresso più volte. È notevole che della raccolta del Razzi ci si è conservato anche
::Venite, Angeli Santi
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::Con dolce melodia.
Il senso potrebbe stare, ma la metrica è sovvertita. Nel 1680
Finalmente dal Villari e dal Guasti fu riprodotta la laude ''Ecco
Di tutte queste stampe, fino a quella del Guasti, si dà qui appresso la descrizione nella ''Bibliografia'': qui dirò, per ciò che riguarda la presente edizione, che le quattro antiche raccolte rammentate, a cui si può aggiungere una ristampa del 1556, e le due edizioni Cionacci, come risulta da ciò che ho già osservato, formano un sol gruppo, di cui è autorevole rappresentante quella del 1486, e che perciò di questa mi sono servito.
Il cod. D. IV. 206 della biblioteca Gambalunghiana contiene una raccolta di laudi che per una parte del prologo e per la scelta dei componimenti e le loro didascalie corrisponde esattamente alla stampa del 1486 e ne differisce per poche e leggere trasposizioni. Mi sono procurata, per saggio del testo, una copia della laude ''Ben
Sicchè, concludendo, io mi son valso
===II.===
Il Villari pubblicò per il primo come cosa del Savonarola la laude ''Ecco
Se dunque nel suo libretto Fra Girolamo copiava brani della Bibbia e dei Padri, poteva benissimo riportare anche una laude non sua che gli fosse piaciuta. Che forse non hanno
Il Guasti non conobbe tutte le stampe, nè tutti i manoscritti che hanno la laude in questione col nome della Lucrezia: conobbe bensì la raccolta pubblicata a Firenze nel 1486; e credè sufficiente, per togliere importanza ad essa, di notare che il suo compilatore « sopra trecento componimenti non seppe di ottantadue dir
Dunque il ms. savonaroliano non dice nulla, nè è dimostrata finora poco esatta nelle attribuzioni la raccolta di laudi del 1486, che, essendo stata pubblicata quando il Savonarola era vivo ed era morta da poco (1482) la pia Lucrezia, merita perciò
===III.===
Non è il caso, essendo queste della Medici così poche, di discorrere qui delle laudi in genere; ma devo al lettore qualche schiarimento. Quattro di queste laudi, come altre di quel tempo, venivan cantate secondo
Pistoia, 20 novembre 1900
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{{A_destra|Guglielmo Volpi.}}
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