I suicidi di Parigi/Episodio primo/V: differenze tra le versioni
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Il conte Gennaro di Nubo era il fratello cadetto del fu principe di Nubo di Napoli.
Questa famiglia aveva accettato con entusiasmo<ref>
Questi aveva previsto che cosa era per avvenire. Avendo dunque scongiurato inutilmente il suo fratello primogenito di espatriare con lui,
Il conte Gennaro era stato
A Parigi, poi, il conte Gennaro
Le meditazioni scientifiche non avevano che di poco repressa la sua immaginazione, dalle lunghe e vaghe penne. Ecco perchè, i drammi commoventi, le vicessitudini,
Infatti, da quel punto,
Il conte di Nubo amò le donne con veemenza - ma credendole e stimandole anche meno degli uomini. Egli le amò dei sensi e del cervello; giammai del cuore. Ed ecco perchè non commise mai sciocchezze, a causa di passione. La donna, secondo lui, rappresentava in società
Non avendo alcuna convinzione, non avendo alcuna tendenza elevata, il conte Gennaro di Nubo non poteva avere alcuna fissità nella vita. Era un eterno viaggiatore annoiato oramai di viaggi, stanco, spossato dal lavoro,
Egli spezzava la corrente magnetica che affluiva verso di lui. La sua potente intelligenza abbracciava e vedeva tutto; ma era il polo negativo contro il quale le fascinazioni della vita andavano ad infrangersi. Egli analizzava le tenerezze; indovinava le affezioni, come roba da chimica; e
Sentendosi per il suo forte organismo della specie dei divoranti - come il leone,
- A che
Ed il dottore studiava il procedere di Napoleone e di Pitt, che, andando entrambi per vie oblique, riescirono
Questa vita di allerta necessitava naturalmente un consumo enorme di attività vitale e di energia. Perpetuamente a
E
Arrogesi a ciò, che quella vita di uccellatore non lo aveva punto arricchito.
Il dottore spendeva con una prodigalità reale. Ora, per soddisfare a questi gusti assorbenti, occorreva una fortuna di Nabab.
In questa situazione di spirito, in questa posizione sociale, il dottore erasi più di una fiata dimandato:
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- "Che addiverrò io nella vecchiaia, quando le mie forze saranno paralizzate, e la mia intelligenza sarà presso a poco ossificata?"
Inclinato al fatalismo,
Il dottore insegnava che il pensiero nasce nella polpa grigia del cervello come il fiore dalla terra, e che
Che la dottrina del dottore fosse buona o cattiva - ed è pur la nostra - chi à mai scandagliato a che tiene lo zampillar del pensiero, ove allogasi la sede della vita? Ciò che certo è, gli è che
Di un lampo, egli percorse ed acciuffò il suo avvenire; formolò un progetto.
Diede
- Io sono vecchio - pensava egli. Fra non guari non sarò più in istato di lottare, e meno ancora di spezzare la stolida corrente della società quale essa è. Sono solo. Quando non sarò più forte abbastanza per tenermi in piedi e fuori la portata della folla, io cadrò. Ed altri, che procedono di già sulle mie piste, passeranno sul mio corpo. La miseria,
Il conte si fermò un istante sul passato. Poi la sua meditazione si slanciò sulle onde
- Fra poco - pensava egli - io non potrò più nulla di tutto ciò, e chi sa? Per una monelleria della provvidenza - come essi la chiamano - lo schifo, sì abilmente condotto per
Questo progetto, materiale, volgare, sviluppato e seguìto in
Regina rispose a tutto, meravigliosamente. La macchina del conte di Nubo funzionò superbamente. Ella attirò tutti gli sguardi; svegliò tutte le avidità le più sfrenate. Regina ebbe un successo di voga nel mondo: fu alla moda, fu la lionne della stagione. Gli amorazzi, gli amoretti, le seduzioni, le tentazioni, le dimande in matrimonio piovvero a catinelle.
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Il dottore restò saldo.
Regina però aveva indovinato lo scopo del suo allevatore, e con una certa leggerezza calcolata, gaissima
Il conte di Nubo credè avere alla fine trovato il suo desideratum nella persona di Alberto Dehal, il banchiere svedese. Egli analizzò la fortuna del giovane alla lente
Quando tutto fu definitivamente stabilito, il dottore significò il suo piano alla fidanzata.
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Regina si sentì profondamente ferita dai procedimenti del conte. Si tacque nonpertanto. Fece anzi sembiante di annuire. Però, nel suo foro interno giurò di liberarsi a proposito.
Noi abbiam già visto
Sergio erasi fatto precedere da un corriere per preparargli i cavalli da rilievo.
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