Decameron/Giornata settima/Novella terza: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=20 dicembre 2008|arg=Novelle}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Decameron/7a giornata|Settima giornata]]<br/>Novella Terza|prec=../Novella Seconda|succ=../Novella Quarta}}
''Frate Rinaldo si giace colla comare; truovalo il marito in camera con lei, e fannogli credere che egli incantava i vermini al figlioccio.''
Non seppe sì Filostrato parlare oscuro delle cavalle partice, che
Piacevoli donne, lo
Voi dovete sapere che in Siena fu già un giovane assai leggiadro e
Essendo adunque Rinaldo di madonna Agnesa divenuto compare e avendo alquanto
Addivenne non guari poi, che che si fosse la cagione, che Rinaldo si fece frate, e chente che egli trovasse la pastura, egli perseverò in quello. E avvegna che egli alquanto, di que tempi che frate si fece, avesse
Ma che dico io di frate Rinaldo nostro, di cui parliamo? Quali son quegli che così non facciano? Ahi vitupero del guasto mondo! Essi non si vergognano
Così adunque ritornato frate Rinaldo
La buona donna, veggendosi molto sollicitare, e parendole frate Rinaldo forse più bello che non soleva, essendo un dì molto da lui infestata, a quello ricorse che fanno tutte quelle che voglia hanno di concedere quello che è addimandato, e disse:
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A cui frate Rinaldo disse:
- Voi siete una sciocca, se per questo lasciate. Io non dico che non sia peccato, ma
La donna rispose:
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La donna, che loica non sapeva e di piccola levatura aveva bisogno, o credette o fece vista di credere che il frate dicesse vero, e rispose: - Chi saprebbe rispondere alle vostre savie parole?; - e appresso, non ostante il comparatico, si recò a dovere fare i suoi piaceri; né incominciarono pure una volta, ma sotto la coverta del comparatico avendo più agio, perché la sospezione era minore, più e più volte si ritrovarono insieme.
Ma tra
E in questa guisa dimorando, avvenne che il compar tornò, e senza esser sentito da alcuno, fu
Ma donna Agnesa, questo sentendo, disse:
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La donna, da subito consiglio aiutata, disse:
- Or vi vestite; e vestito che voi siete, recatevi in braccio vostro figlioccio, e ascolterete bene ciò che io gli dirò, sì che le vostre parole poi
Il buono uomo non era ristato appena di picchiare, che la moglie rispose:
- Io vengo a te; - e levatasi, con un buon viso se
- Marito mio, ben ti dico che frate Rinaldo nostro compare ci si venne, e Iddio il ci mandò; ché per certo, se venuto non ci fosse, noi avremmo oggi perduto il fanciul nostro.
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- Come?
- O marito mio, - disse la donna -
Il santoccio credendo queste cose, tanto
- Io il voglio andare a vedere.
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Disse la donna:
- Non andare, ché tu guasteresti ciò che
Frate Rinaldo, che ogni cosa udito avea, ed erasi rivestito a bello agio e avevasi recato il fanciullo in braccio, come ebbe disposte le cose a suo modo, chiamò:
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Il santoccio andò là. Al quale frate Rinaldo disse:
- Tenete il vostro figliuolo per la grazia di Dio sano, dove io credetti, ora fu, che voi nol vedeste vivo a vespro; e farete di far porre una statua di cera della sua grandezza a laude di Dio dinanzi alla figura di messer santo Ambruogio, per li meriti del quale Iddio ve
Il fanciullo, veggendo il padre, corse a lui e fecegli festa, come i fanciulli piccoli fanno; il quale recatoselo in braccio, lagrimando non altramenti che se della fossa il traesse, il cominciò a baciare e a render grazie al suo compare che guerito gliele avea.
Il compagno di frate Rinaldo, che non un paternostro, ma forse più di quattro
- Frate Rinaldo, quelle quattro orazioni che
A cui frate Rinaldo disse:
- Fratel mio, tu hai buona lena e hai fatto bene. Io per me, quando mio compar venne, non
Il santoccio fece venire di buoni vini e di confetti, e fece onore al suo compare e al compagno di ciò che essi avevano maggior bisogno che
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