Decameron/Giornata quarta/Novella decima: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=20 dicembre 2008|arg=Novelle}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Decameron/4a giornata|Quarta giornata]]<br/>Novella Decima|prec=../Novella Nona|succ=../Conclusione}}
''La moglie
▲''La moglie d'un medico per morto mette un suo amante adoppiato in una arca, la quale con tutto lui due usurai se ne portano in casa. Questi si sente, è preso per ladro; la fante della donna racconta alla signoria sé averlo esso nell'arca dagli usurieri imbolata, laond'egli scampa dalle forche e i prestatori d'avere l'arca furata sono condannati in denari.''
Solamente a Dioneo, avendo già il re fatto fine al suo dire, restava la sua fatica, il quale, ciò conoscendo, e già dal re essendogli imposto, incominciò.
Le miserie degli infelici amori raccontate, non che a voi, donne, ma a me hanno già contristati gli occhi e
Dovete adunque sapere, bellissime giovani, che ancora non è gran tempo che in Salerno fu un grandissimo medico in cirugia, il cui nome fu maestro Mazzeo della Montagna, il quale, già
Il quale, come messer Ricciardo di Chinzica, di cui dicemmo, alla sua insegnava le feste, così costui a costei mostrava che il giacere con una donna una volta si penava a ristorar non so quanti dì, e simili ciance; di che ella vivea pessimamente contenta. E, sì come savia e di grande animo, per potere quello da casa risparmiare, si dispose di gittarsi alla strada e voler logorar dello altrui; e più e più giovani riguardati, nella fine uno ne le fu
Era costui chiamato Ruggieri
E in questa maniera perseverando insieme assai discretamente, avvenne che al medico fu messo tra le mani uno in fermo, il quale aveva guasta
Il medico, avvisando che
Venuta
Il medico, prolungata nella seguente mattina la cura del la gamba, salito in su una barchetta,
Standosi adunque Ruggieri nella camera e aspettando la donna, avendo o per fatica il dì durata o per cibo salato che mangiato avesse o forse per usanza una grandissima sete, gli venne nella finestra veduta questa guastadetta
La donna, come prima potè, nella camera se ne venne, e trovato Ruggieri dormendo lo
Per che la donna alquanto turbata con più forza il sospinse dicendo:
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- Leva su, dormiglione, ché, se tu volevi dormire, tu te ne dovevi andare a casa tua e non venir qui.
Ruggieri, così sospinto cadde a terra
Per che la donna cominciò a temere non fosse morto; ma pure ancora gli
Ma dopo alquanto, temendo la donna di non aggiugnere al suo danno vergogna, pensò che senza alcun indugio da trovare era modo come lui morto si traesse di casa; né a ciò sappiendosi consigliare, tacitamente chiamò la sua fante, e la sua disavventura mostratale, le chiese consiglio. La fante, maravigliandosi forte e tirandolo ancora ella e strignendolo, e senza sentimento vedendolo, quel disse che la donna dicea, cioè veramente lui esser morto, e consigliò che da metterlo fuor di casa era.
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A cui la fante rispose:
- Madonna, io vidi questa sera al tardi dirimpetto al la bottega di questo legnaiuolo nostro vicino una arca non troppo grande, la quale, se
Piacque alla donna il consiglio della fante, fuor che di dargli alcuna fedita, dicendo che non le potrebbe per cosa del mondo sofferir
Erano di quei dì alquanto più oltre tornati in una casa due giovani, li quali prestavano ad usura, e volenterosi di guadagnare assai e di spender poco, avendo bisogno di masserizie, il dì davanti avean quella arca veduta, e insieme posto che, se la notte vi rimanesse, di portarnela in casa loro.
E venuta la mezza notte, di casa usciti, trovandola, senza entrare in altro ragguardamento, prestamente, ancora che lor gravetta paresse, ne la portarono in casa loro e allogaronla allato ad una camera dove lor femine dormivano senza curarsi di acconciarla troppo appunto allora; e lasciatala stare, se
Ruggieri, il quale grandissima pezza dormito avea, e già aveva digesto il beveraggio e la virtù di quel consumata, essendo vicino a matutin, si destò; e, come che rotto fosse il sonno,
E per questo cominciò a star cheto e ad ascoltare se alcuna cosa sentisse; e così gran pezza dimorato, stando anzi a disagio che no
Ruggieri per lo cader
Il qual brancolare sentendo le femine che deste erano, cominciarono a dire: - Chi è là? - Ruggieri, non conoscendo la voce non rispondea; per che le femine cominciarono a chiamare i due giovani, li quali, per ciò che molto vegghiato aveano, dormivan forte né sentivano
Laonde le femine, più paurose divenute, levatesi e fattesi a certe finestre, cominciarono a gridare: - Al ladro, al ladro. - Per la qual cosa per diversi luoghi più
E Ruggieri (il qual quivi vedendosi, quasi di sé per maraviglia uscito, né da qual parte fuggir si dovesse o potesse vedea) preso dierono nelle mani della famiglia del rettore della terra, la qual quivi già era al romor corsa; e davanti al rettore menatolo, per ciò che malvagissimo era da tutti tenuto, senza indugio messo al martorio, confessò nella casa
La novella fu la mattina per tutto Salerno che Ruggieri era stato preso ad imbolare in casa
Non guari appresso la mezza terza, il medico tornato da Amalfi domandò che la sua acqua gli fosse recata, per ciò che medicare voleva il suo infermo; e trovandosi la guasta detta vota, fece un gran romore che niuna cosa in casa sua durar poteva in istato.
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La donna, che da altro dolore stimolata era, rispose adirata dicendo:
- Che direste voi, maestro,
A cui il maestro disse:
- Donna, tu avvisi che quella fosse acqua chiara; non è così, anzi era una acqua lavorata da far dormire; - e contolle per che cagion fatta
Come la donna ebbe questo udito, così
- Maestro, noi nol sapavamo, e per ciò rifatevi
Il maestro, veggendo che altro esser non poteva, fece far della nuova.
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Poco appresso la fante che per comandamento della donna era andata a saper quello che di Ruggier si dicesse, tornò e dissele:
- Madonna, di Ruggier dice
La donna allora comprendendo ottimamente come il fatto stava, disse alla fante ciò che dal medico udito avea, e pregolla che allo scampo di Ruggieri dovesse dare aiuto, sì co me colei che, volendo, ad una ora poteva Ruggieri scampare e servar
La fante disse:
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- Madonna, insegnatemi come, e io farò volentieri ogni cosa.
La donna, sì come colei alla quale istrignevano i cintolini, con subito consiglio avendo avvisato ciò che da fare era, ordinatamente di quello la fante informò. La quale primieramente se
- Messere, a me conviene domandarvi perdono
Disse il maestro:
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E la fante, non restando di lagrimar, disse:
- Messere, voi sapete che giovane Ruggieri
Il medico udendo costei, con tutto che ira avesse, motteggiando rispose:
- Tu te
Alla fante per la prima broccata parendo aver ben procacciato, quanto più tosto potè se
Il quale, prima che ascoltare la volesse, per ciò che fresca e gagliarda era, volle una volta attaccare
- Messere, voi avete qui Ruggieri
E cominciatosi dal capo, gli contò la storia infino alla fine, come ella, sua amica, in casa il medico menato
Lo straticò, veggendo che leggier cosa era a ritrovare se ciò fosse vero, prima il medico domandò se vero fosse
Ultimamente mandò per Ruggieri, e domandatolo dove la sera dinanzi albergato fosse, rispose che dove albergato si fosse non sapeva, ma ben si ricordava che andato era ad albergare con la fante del maestro Mazzeo, nella camera della quale aveva bevuto acqua per gran sete
Lo straticò, queste cose udendo e gran piacer pigliandone, e alla fante e a Ruggieri e al legnaiuolo e
Alla fine, cognoscendo Ruggieri essere innocente, condannati i prestatori che imbolata avevan
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