Decameron/Giornata terza/Novella decima: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Conversione intestazione / correzione capitolo by Alebot |
Correzione pagina via bot |
||
Riga 1:
{{Qualità|avz=75%|data=20 dicembre 2008|arg=Novelle}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Decameron/3a giornata|Terza giornata]]<br/>Novella Decima|prec=../Novella Nona|succ=../Conclusione}}
''Alibech diviene romita, a cui Rustico monaco insegna rimettere il diavolo in inferno; poi, quindi tolta, diventa moglie di Neerbale.''
Dioneo, che diligentemente la novella della reina ascoltata avea, sentendo che finita era e che a lui solo restava il dire, senza comandamento aspettare, sorridendo cominciò a dire.
Graziose donne, voi non udiste forse mai dire come il diavolo si rimetta in inferno; e per ciò, senza partirmi guari dallo effetto che voi tutto questo dì ragionato avete, io il vi
Adunque, venendo al fatto, dico che nella città di Capsa in Barberia fu già un ricchissimo uomo, il quale tra alcuni altri suoi figliuoli aveva una figlioletta bella e gentilesca, il cui nome fu Alibech. La quale, non essendo cristiana e udendo a molti cristiani che nella città erano molto commendare la cristiana fede e il servire a Dio, un dì ne domandò alcuno in che maniera e con meno impedimento a Dio si potesse servire. Il quale le rispose che coloro meglio a Dio servivano che più delle cose del mondo fuggivano, come coloro facevano che nelle solitudini
La giovane, che semplicissima era e
Il valente uomo, veggendola giovane e assai bella, temendo non il demonio, se egli la ritenesse, lo
- Figliuola mia, non guari lontan di qui è un santo uomo, il quale di ciò che tu vai cercando è molto migliore maestro che io non sono; a lui te
Ed ella, pervenuta a lui e avute da lui queste medesime parole, andata più avanti, pervenne alla cella
Questo fatto, non preser guari
La giovinetta il domandò, come questo si facesse. Alla quale Rustico disse:
Line 30 ⟶ 25:
E così stando, essendo Rustico più che mai nel suo disidero acceso per lo vederla così bella, venne la resurrezion della carne, la quale riguardando Alibech e maravigliatasi, disse:
- Rustico, quella che cosa è che io ti veggio che così si pigne in fuori, e non
- O figliuola mia, - disse Rustico - questo è il diavolo di che io
Allora disse la giovane:
Line 40 ⟶ 35:
Disse Rustico:
- Tu
Disse Alibech: - O che?
Line 46 ⟶ 41:
A cui Rustico disse:
- Hai il ninferno; e dicoti che io mi credo che Iddio
La giovane di buona fede rispose:
Line 56 ⟶ 51:
- Figliuola mia, benedetta sia tu; andiamo dunque, e rimettiamlovi sì che egli poscia mi lasci stare.
E così detto, menata la giovane sopra uno
La giovane, che mai più non aveva in inferno messo diavolo alcuno, per la prima volta sentì un poco di noia, per che ella disse a Rustico:
- Per certo, padre mio, mala cosa dee essere questo diavolo, e veramente nimico di Dio, ché ancora al ninferno, non che altrui, duole quando egli
Disse Rustico:
Line 66 ⟶ 61:
- Figliuola, egli non avverrà sempre così.
E per fare che questo non avvenisse, da sei volte, anzi che di su il letticel si movessero, ve
Ma, ritornatagli poi nel seguente tempo più volte, e la giovane ubbidiente sempre a trargliele si disponesse, avvenne che il giuoco le cominciò a piacere, e cominciò a dire a Rustico:
- Ben veggio che il ver dicevano
Per la qual cosa essa spesse volte andava a Rustico, e gli dicea:
Line 78 ⟶ 73:
La qual cosa faccendo, diceva ella alcuna volta:
- Rustico, io non so perché il diavolo si fugga del ninferno; ché,
Così adunque invitando spesso la giovane Rustico e al servigio di Dio confortandolo, sì la bambagia del farsetto tratta gli avea, che egli a tal ora sentiva freddo che un altro sarebbe sudato; e per ciò egli incominciò a dire alla giovane che il diavolo non era da gastigare né da rimettere in inferno se non quando egli per superbia levasse il capo: - E noi per la grazia di Dio
La qual, poi che vide che Rustico più non la richiedeva a dovere il diavolo rimettere in inferno, gli disse un giorno:
- Rustico, se il diavolo tuo è gastigato e più non ti dà noia, me il mio ninferno non lascia stare; per che tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti attutare la rabbia al mio ninferno,
Rustico, che di radici
Ma, mentre che tra il diavolo di Rustico e il ninferno
Le donne domandarono: - Come si rimette il diavolo in inferno?
Line 96 ⟶ 91:
- Non ti dar malinconia, figliuola, no, ché egli si fa bene anche qua; Neerbale ne servirà bene con esso teco Domeneddio.
Poi
E per ciò voi, giovani donne, alle quali la grazia di Dio bisogna, apparate a rimettere il diavolo in inferno, per ciò che egli è forte a grado a Dio e piacer delle parti, e molto bene ne può nascere e seguire.
|