Decameron/Giornata prima/Novella settima: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=20 dicembre 2008|arg=Novelle}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=[[Decameron/1a giornata|Prima giornata]]<br/>Novella Settima|prec=../Novella Sesta|succ=../Novella Ottava}}
''Bergamino, con una novella di Primasso e dello abate di Clignì, onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer Can della Scala.''
Mosse la piacevolezza
Bella cosa è, valorose donne, il ferire un segno che mai non si muti, ma quella è quasi maravigliosa, quando alcuna cosa non usata apparisce di subito, se subitamente da uno arciere è ferita. La viziosa e lorda vita
Sì come chiarissima fama quasi per tutto il mondo suona, messer Cane della Scala, al quale in assai cose fu favorevole la fortuna, fu uno
Il quale, avendo disposto di fare una notabile e maravigliosa festa in Verona, e a quella molte genti e di varie parti fossero venute, e massimamente uomini di corte
Bergamino dopo alquanti dì, non veggendosi né chiamare né richiedere a cosa che a suo mestier partenesse e oltre a ciò consumarsi nello albergo
Ora, mentre che egli sopra la terza roba mangiava, avvenne che egli si trovò un giorno, desinando messer Cane, davanti da lui assai nella vista malinconoso. Il qual messer Can veggendo, più per istraziarlo che per diletto pigliare
- Bergamino, che hai tu? tu stai così malinconoso! dinne alcuna cosa.
Bergamino allora, senza punto pensare, quasi molto tempo pensato avesse, subitamente in acconcio
- Signor mio, voi dovete sapere che Primasso fu un gran valente uomo in gramatica e fu oltre ad
Ora avvenne che, trovandosi egli una volta a Parigi in povero stato, sì come egli il più del tempo dimorava, per la virtù che poco era gradita da coloro che possono assai, udì ragionare
Fattasi adunque la via insegnare, non trovando alcun che
Era in quella corte questa usanza, che in su le tavole né vino né pane né altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai, se prima
Primasso, il quale avea talento di mangiare, come colui che camminato avea e uso non era di digiunare, avendo alquanto aspettato e veggendo che lo abate non veniva, si trasse di seno
Il famigliare rispose:
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- Messer no, anzi mangia pane, il quale mostra che egli seco recasse.
Disse allora
- Or mangi del suo, se egli
Avrebbe voluto
Ultimamente, non venendo
E, così detto, volle sapere chi fosse, e trovato
Messer Cane, il quale intendente signore era, senza altra dimostrazione alcuna ottimamente intese ciò che dir volea Bergamino, e sorridendo gli disse:
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- Bergamino, assai acconciamente hai mostrati i danni tuoi, la tua virtù e la mia avarizia e quel che da me disideri; e veramente mai più che ora per te da avarizia assalito non fui; ma io la caccerò con quel bastone che tu medesimo hai divisato.
E fatto pagare
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