Canti (Leopardi - Donati)/XXXVII: differenze tra le versioni
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<poem>
<div style="text-align:center;">ALCETA</div>
Odi, Melisso: io
Di questa notte, che mi torna a mente
In riveder la luna. Io me ne stava
Alla finestra che risponde al prato,
{{R|5}}Guardando in alto: ed ecco
Distaccasi la luna; e mi parea
Che quanto nel cader
Tanto crescesse al guardo; infin che venne
A dar di colpo in mezzo al prato; ed era
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Vomitava una nebbia, che stridea
Sì forte come quando un carbon vivo
La luna, come ho detto, in mezzo al prato
{{R|15}}Si spegneva annerando a poco a poco,
E ne fumavan
Allor mirando in ciel, vidi rimaso
Come un barlume, o
{{R|20}}
<div style="text-align:center;">MELISSO</div>
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<div style="text-align:center;">MELISSO</div>
Egli ci ha tante stelle,
{{R|25}}Che picciol danno è cader
Di loro, e mille rimaner. Ma sola
Ha questa luna in ciel, che da nessuno
Cader fu vista mai se non in sogno.
</poem>
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