Brani di vita/Libro primo/In sella: differenze tra le versioni
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Diventai modesto ma appassionato ciclista per amor paterno.
Confesso che la bicicletta
Poi a Bologna, dove il selciato non è igienico per le biciclette, girano per lo più i ragazzi che hanno marinato la scuola o la bottega, con la macchina a prestito o a nolo. Chi
Perciò la bicicletta mi era antipatica.
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Ma ecco che, un bel mattino, mio figlio, tornando dal Liceo, versa nel seno paterno la confessione del suo amore per la bicicletta. E
Solo che avevo un
Così avevo paura
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Esposi il mio caso ad un ciclista maturo e prudente. Mi rispose. "O perchè non impara anche lei? Così andranno insieme".
Il consiglio mi parve buono e volli imparare. ''La pista'' del nostro Veloce Club deve ancor ridere dei miei primi tentativi quando ansando, sudando, serravo disperatamente
Ma sono cocciuto e imparai senza dirlo a nessuno.
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Quando fui cotto al punto, dissi al figlio che volevo imparare
E partii. Il figlio prima ebbe paura e mi rincorse gridando: "bada! bada!" Ma quando mi vide onorare la piazza di eleganti evoluzioni pedalate magistralmente, allora capì e rise. Ah, come ridemmo di gusto quella mattina!
Due giorni dopo andammo al Sasso (16 km. di salita) ma il Pelloni mi aveva dato una macchina da mezza corsa, troppo dissimile al vecchio letto di ferro sul quale avevo imparato
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Così, salito in bicicletta per istinto di dovere e per impulso
Ahimè, poeti e gobbi si nasce e non si diventa. La rachitide non è malattia che
Ve lo dico io.
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