Brani di vita/Libro primo/Ancora in biblioteca: differenze tra le versioni
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Sanno anche i bimbi delle scolette chi fosse Lodovico Antonio Muratori, nè occorre esser forniti di profonda coltura per conoscere le benemerenze sue verso la storia italiana, della quale, meritamente, fu detto padre.
Ma per conoscerlo bene, proprio come se si parlasse con la persona viva, bisogna leggere
Il raccoglitore non ha trascurato nulla, nemmeno le letterine
Ma è
Ma questo epistolario offre un altro punto di riflessione.
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Il Muratori era bibliotecario del duca Rinaldo da Este; anzi il duca se ne serviva anche per delicati maneggi di stato e lo aveva spesso come consigliere, richiedendolo di pareri e incaricandolo di studii e di ricerche. Come mai un bibliotecario poteva bastare a tanto?
Eppure è così! Quei bibliotecari del buon tempo antico avevano tempo di lavorare, mentre oggi
Ah, se il Muratori invece di vegliare la notte sulle sue care pergamene per ridestarne la vita dei secoli passati, avesse dovuto compilare una statistica o riempire gli scontrini attestanti il carico e lo scarico davanti al tribunale
Nè è da darne colpa alle persone. Sono i tempi che vogliono così, non solo nelle biblioteche ma da per tutto. Dove non è libertà, non ha luogo iniziativa alcuna e la sterilità è fatale. Sono i tempi! Allora era possibile combinare una Società editrice dei ''Rerum Italicarum'', ma oggi, chi tentasse di trovar dieci firme a cinque mila lire
Queste malinconiche meditazioni sono troppo naturali a chi legge
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