Arabella/Parte seconda/2: differenze tra le versioni
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'''In casa delle due "beate"'''
Qualche giorno dopo
"Dio buono, che vi è capitato?" gridarono a una voce le due donne. "A
Il vecchio portinaio venne avanti, si lasciò cadere sulla sedia, come un uomo che si sfascia, e disse:
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"Sono un uomo morto".
"Che cosa dite, adesso?" gridò la Colomba già eccitata da
Il Berretta con una mano tremante di paralitico
Finalmente la fiamma rischiarò quei quattro visi intorno al tavolo, tre dei quali si fissarono in uno come in un specchio.
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"Che cosa dice questo benedetto uomo" tornò a trillare la zia Colomba, che sollevò un poco lo stoppino della lampada, come se sperasse con ciò di veder meglio le parole.
La luce livida del petrolio fece parere ancor più livido il disgraziato, che da sei o sette giorni non
Ferruccio gli sedette vicino e col tono
"Chi vi ha denunciato? parlate chiaro; chi vi ha denunciato?"
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"Ci sono state le guardie alla porta. O povero me. Io mi butto nel Naviglietto, io mi annego."
"
Ferruccio, sottovoce, con pazienza, cercò di strappare di bocca a suo padre una confessione.
Perché
"Bisogna dire che
"Non ci sono le guardie? lì, lì sulla scala, è chiuso
"È chiuso" disse piagnucolando la Nunziadina, facendo cantare il catenaccio.
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"Della vecchia."
O Signor benedetto! il sor Tognino era venuto a cercare una carta. Aveva un cappello molle in testa. Faceva freddo; lui stava vicino al fuoco. Lo chiamò a fargli lume, ma lui non voleva. Cercò anche nel letto, ma lui non aveva viste carte. Se osava parlare lo denunciava. Ma i preti avevan saputo la cosa e lo tirarono sotto il Crocifisso a giurare.
"Oh, oh, oh!..." urlò cacciando le mani nei pochi capelli grigi. "Mi getto nel Naviglietto!"
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Mentre il Berretta raccontava a spizzico e a salti la dolorosa istoria, le donne e Ferruccio rimasero atterriti a sentire, scattando di tempo in tempo sui nervi, uscendo in parole monche di dolore, di meraviglia, di spavento, guardandosi in faccia senza voce e senza respiro.
"Voi avete aiutato
"Io no, io ho fatto lume, perché ha voluto lui. Ho giurato e non ho visto niente."
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"Ma le bottiglie le avete prese?"
"Le ho prese perché la Ratta non mi pagava mai. Sono stato malato; è la Giuditta che ha parlato, o me
"È venuto da voi il sor Tognino?"
"Ieri sera e mi ha detto:
"Zia Colomba" proruppe Ferruccio con una intonazione, quasi con un grido di pianto. "Questo è brutto, questo è orribile. O
E il ragazzo si prese la testa nelle mani, come se con quel gesto cercasse di tenerla ferma sulle spalle.
"Ora capisco quel che diceva
"Ma noi non possiamo permettere che le guardie lo menino via. È mio padre, zia Colomba, oh che vergogna, pensate!"
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La zia Nunziadina, non sapendo più stare a quella scena, scappò via saltellando e andò a nascondersi nello stanzino.
"Le guardie intanto non sanno
"Sicuro che è una cosa orribile e spaventosa" riprese a dire Ferruccio, rimettendosi a passeggiare in fretta attraverso la cucina, come se recitasse una parte sul palcoscenico. "È il disonore questo, capite, zia? ma voi, voi..." e così dicendo correva verso quel
E nel nervoso parossismo il ragazzo si buttò sulla sedia, appoggiò i gomiti sulla tavola, strinse le tempie nei pugni, e stette
La Colomba, soffocata anche lei dalla passione, cominciò col baciare la testa a Ferruccio, poi lo scosse, lo tirò a sé, inghiottendo con fatica quel gruppo di dolori che aveva in gola, gli disse a scatti, col fare
"Bisogna che tu veda il sor Tognino, subito: cercalo per mare e per terra, finché
La Colomba abbassò gli occhi, ma, sentendo che Ferruccio cominciava a tremare come una foglia, lo prese più forte per le due spalle e, scrollandolo, soggiunse con tono quasi di rimprovero:
"Ciò che importa è che
E dopo aver smosse alcune robe per sbarazzare la strada andò in camera. La Nunziadina aveva acceso due lumini innanzi alla Madonna della Salette.
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"Che arrestare? Si fa presto a dir certe cose... Lo faremo arrestar lui quel... quel... quel..."
Le parole stentavano a uscir dalla bocca della povera donna, come stenta uscir
"Va da lei,
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