Adelchi (1881)/Usanze caratteristiche alle quali si allude nella tragedia: differenze tra le versioni

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=== ATTO I ===
==== Scena II, [[Adelchi/Atto_primo/Scena_II#_ref-0|v. 149]] ====
Il segno dell'elezionedell’elezione de'de’ re longobardi era di mettere loro in mano un'astaun’asta<ref>Cui (Hildeprando) dum contum, uti moris est, traderent. PAUL. DIAC., 1, 6, c. 55.</ref>.
 
==== Scena III, v. 212 ====
Alle giovani longobarde si tagliavano i capelli quando andavano in marito: le nubili sono dette nelle leggi: figlie in capelli<ref>Si quis Langobardus, si vivente, suas filias nuptui tradiderit, et alias filias in capillo in casa reliquerit... LIUTPRANDI, Leg., I, 1, 2.</ref>. Il {{acAc|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}} dice, senza però addurne prove, ch'eranoch’erano chiamate intonse; e vuole che di qui sia venuta la voce tosa, che vive ancora in qualche dialetto di Lombardia<ref>Vedi la nota al passo citato, Rer. It.,t. I, parte II, p. 51.</ref>.
 
==== Scena V, v. 335 ====
Tutti i Longobardi in caso di portar l'armil’armi, e che possedevano un cavallo, eran tenuti a marciare; il Giudice poteva dispensarne un piccolissimo numero<ref>De omnibus Judicibus, quomodo in exercitu ambulandi causa necessitas fuerit, non mittant alios homines, nisi tantummodo qui unum caballum habeant, idest homines quinque, etc. LIUTPR. Leg., 1. 6, 29.</ref>.
 
 
=== ATTO III ===
==== Scena I, v. 78 ====
Ne'Ne’ costumi germanici, il dipendere personalmente da'da’ principali era, già ai tempi di {{acAc|Publio Cornelio Tacito|Tacito}}, una distinzione ambita<ref>Insignis nobilitas, aut magna patrum merita principis dignationem etiam adolescentulis assignant: coeteris robustioribus, ac jampridem probatis aggregantur: nec rubor inter comites aspici. TACIT., German., 13.</ref>. Questa dipendenza, nel medio evo, comprendeva il servizio domestico e il militare; ed era un misto di sudditanza onorevole e di devozione affettuosa. Quelli che esercitavano questa condizione erano dai Longobardi chiamati Gasindi: ne'ne’ secoli posteriori invalse il titolo domicellus; e di qui il donzello, che è rimasto nella parte storica della lingua. Questa condizione, diversa affatto dalla servile, si trova ugualmente ne'ne’ secoli eroici; ed è una delle non poche somiglianze che hanno quei tempi con quelli che Vico chiamò della barbarie seconda. Patroclo, ancor giovinetto, dopo aver ucciso, in una rissa, il figlio d'Anfidamanted’Anfidamante, è mandato da suo padre in rifugio in casa del cavalier Peleo, il quale lo alleva, e lo mette al servizio d'Achilled’Achille, suo figlio<ref>HOMER., Il., libr. 23, v. 90.</ref>.
 
==== Scena IV, v. 212 ====
L'omaggioL’omaggio si prestava dai Franchi in ginocchio, e mettendo le mani in quelle del nuovo signore<ref>Tassilo dux Bajoariorum... more francico, in manus regis, in vassaticum, manibus suis, semetipsum commendavit. EGINH., Annal., Rer. Fr., t. V, p. 198.</ref>.
 
 
=== ATTO IV ===
==== Scena II, v. 221 ====
Una delle formalità del giuramento presso i Longobardi, era di metter le mani su dell'armidell’armi, benedette prima da un sacerdote<ref>Juret ad arma sacrata. ROTHARIS Leg., 364. Vedi MURAT., Ant. It., dissert. 38.</ref>.
 
==== Coro, ST. 7 ====
Carlo, come i suoi nazionali, era portato per la caccia<ref>Assidue exercebatur equitando ac venando, quod illi gentilium erat. EGINH., Vit. Kar., 22.</ref>. Un poeta anonimo, suo contemporaneo, imitatore studioso di {{AutoreCitatoAc|Publio Virgilio Marone|Virgilio}}, come si poteva esserlo nel secolo IX, descrive lungamente una caccia di Carlo, e le donne della famiglia reale, che la stanno guardando da un'alturaun’altura<ref>Rer. Fr., t. V, p. 388.</ref>.
 
==== Coro, ST. 10 ====
Si dilettava anche molto dei bagni d'acqued’acque termali: e perciò fece fabbricare il palazzo d'Aquisgranad’Aquisgrana<ref>Delectabatur etiam vaporibus aquarum naturaliter calentium...Ob hoc etiam Aquisgrani Regiam extruxit. Eginh., Vit. Kar., 22.</ref>.
 
Il vocabolo Fedele, che torna spesso in questa tragedia, c'èc’è sempre adoperato nel senso che aveva ne'ne’ secoli barbari, cioè come un titolo di vassallaggio. Non trovando altro vocabolo da sostituire, e per evitar l'equivocol’equivoco che farebbe col senso attuale, non s'ès’è potuto far altro che distinguerlo con l'inizialel’iniziale grande. Drudo, che aveva la stessa significazione, ed è d'evidented’evidente origine germanica<ref>Treu, fedele.</ref>, riuscirebbe più strano, essendo serbato a un senso ancor più esclusivo. Nella lingua francese, il fidelis barbarico s'ès’è trasformato in féal, e c'èc’è rimasto; e le cagioni della differente fortuna di questo vocabolo nelle due lingue, si trovano nella storia de'de’ due popoli. Ma c'èc’è pur troppo, tra quelle così differenti vicende, una trista somiglianza: i Francesi hanno conservato nel loro idioma questa parola a forza di lacrime e di sangue; e a forza di lacrime e di sangue è stata cancellata dal nostro.
 
 
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