Pagina:Poesie (Carducci).djvu/996: differenze tra le versioni

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 <poem>tonâro i fóschi dèi de le patrie,
 da i chiusi ostelli le donne risero:
 e quindi la guerra perenne,
 cavalla indomita, corse il mondo.
-Prìa che ’l falcato ferro de l’ arabo
+Prìa che ’l falcato ferro de l’arabo
 profeta il culto suada a i popoli
-de l unico Allah solitario,
+de l’unico Allah solitario,
 e intorno al sepolcro scoverchiato
 del crocefisso ribelle a Ieova
-arda il duello grave ne’secoli
+arda il duello grave ne’ secoli
-tra l’ Asia e l’ Europa, onde fulse
+tra l’Asia e l’Europa, onde fulse
 a gli ozi barbari luce e vita;
-oh ben pria manda l’ aurea Persepoli
+oh ben pria manda l’aurea Persepoli
-gli adoratori del fuoco a gl’ idoli
+gli adoratori del fuoco a gl’idoli
 contro, onde sonò Maratone
 inelita storia ne le genti,
 e Zeus su ’l trono de gli Achemenidi,
 nume pelasgo d’Omero e Fidia,
 ascese co ’l bello Alessandro,
 ed Aristotele meditava.
 Dal Flavio Autari che il longobardico
 destriero e l’asta spinge nel Ionio
 sereno ridentegli dopo
-lungo errare armato, al venturiere</poem>
+lungo errare armato, al venturiere
+</poem>