Rime (Guittone d'Arezzo)/Con prego e con merzé e con servire: differenze tra le versioni

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Con prego e con merzé e con servire
e con pietanza e con umilitate
e con esser piagente in fare e 'n’n dire
{{R|4}}ver lei e ver ciascun di sua amistate,
e ver ciascuna cosa, ond'avenireond’avenire
possa in bon pregio de le genti orrate,
la condurrà per forza in suo piacere,
{{R|8}}ché contra ciò non po aver potestate.
Ma è talor che la donna ama di voglia,
vedendo l'oml’om di sé ben disioso:
{{R|11}}sì se conforta e ver de lui s'orgoglias’orgoglia.
Alor val ben ver lei farsi orgoglioso,
e demostrar che de l'amorl’amor si toglia,
{{R|14}}e di meglior di lei farsi amoroso.
</poem>