Rime (Guittone d'Arezzo)/Fera ventura è quella che m'avvene: differenze tra le versioni

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Fera ventura è quella che m'avvenem’avvene,
ch'altrich’altri fa 'l’l male ed eo ne son colpato,
e faccio l'ormal’orma ov'eoov’eo non pongo el piene:
{{R|4}}nel loco, ov'ioov’io non vo, sì son trovato;
pur mal m'incontram’incontra adoperando el bene,
e porto pena de l'altruil’altrui peccato.
Solo una cosa è quel che mi sostene
{{R|8}}di ciò ch'ioch’io ne son quasi consumato:
che la menzogna passa tostamente
e la fermezza rimane in suo stato,
{{R|11}}e questo aggio veduto certamente.
Però, madonna, aggimi per scusato,
ché 'nverso’nverso voi non feci falso nente,
{{R|14}}ché 'n’n verità non l'avre'l’avre’ pur pensato.
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