Rime (Guittone d'Arezzo)/Or son maestra di villan parlare: differenze tra le versioni

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perché saccia di te dir villania,
ché villan dire e dispiacevel fare
{{R|4}}sì ritrova'ritrova’ in te ciascuna dia,
ch'unch’un piccol mamol ne porria ritrare
più che fatto non aggio, in fede mia,
ché quello che ditt'hoditt’ho già nente pare
{{R|8}}inverso de la tua gran malatia.
Ma io vorrebbi, lassa, esser morta
quando con omo ch'i'ch’i’ l'hol’ho disdegnato,
{{R|11}}come tu se'se’, tale tencion fatt'aggiofatt’aggio.
Ben puoi tener ormai la lingu'acortalingu’acorta
e dir ciò che ti piace, e star fidato
{{R|14}}che 'n’n alcun modo non responderaggio.
</poem>