Rime (Guittone d'Arezzo)/Se vole, amico, amor gioi a te dare: differenze tra le versioni

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Se vole, amico, amor gioi a te dare,
non poc'hailpoc’hail a pregiare,
ché ben te fa, che non fec'adfec’ad om nato.
Ché gioi non diede mai, né volle dare,
{{R|5}}né di darla mi pare
fosse podere 'n’n lui anche trovato.
Ma valor e poder de danneggiare
senz'alcunsenz’alcun quasi pare
non fo giorno de lui desaprestato.
{{R|10}}Pungente spina non po già fico dare,
né amor gioi d'amared’amare,
se non fosse per te desnatorato.
Despiacciate, despiacci'despiacci’, amico, d'essod’esso
piò galear te stesso,
{{R|15}}contandote, che noi lenti, piacere;
e, s'hais’hai gioia 'n’n calere,
chierl'ovechierl’ove tutto for languire ha presso.
Mira, mira che alore e che savere,
che corpo e che podere,
{{R|20}}per ben seguir ragione, ètte promesso!
Ma che? 'n’n obbria l'hail’hai messo,
troppo seguendo el tuo gioven volere.
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