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<poem>» L’anima assorta, scarsi, è ver, concesse
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» Pensieri a dritto d’amistà lontana;
L’anima assorta, scarsi, è ver, concesse
» Pur caro ancor, questo perduto nome,
Pensieri a dritto d’ amistà lontana ;
» Credi, gli suonerà. Di mia rea sorte
Pur caro ancor, questo perduto nome ,
» Profeta ei fummi; l’ ne sorrisi,... e allora
Credi, gli suonerà. Di mia rea sorte
» Sorriderne potea; parlò, ma invano,
Profeta ei fummi ; l’ne sorrisi,... e allora
» Prudente il labbro suo; prego o consiglio
Sorriderne potea; parlò, ma invano,
» Non valse, no;... ma ben va rimembranza
Prudente il labbro suo; prego o consiglio
» Or momorando i non creduti accenti.
Non valse, no ;... ma ben va rimembranza
» Digli, del mio destin compiuto alfine,
Or momorando i non creduti accenti.
» E inorridir de’ negri suoi presagi
Digli, del mio destin compiuto alfine,
» Tu lo vedrai, tu de le sue parole
E inorridir de’ negri suoi presagi
» La fatal veritade odiar l’udrai.
Tu lo vedrai, tu de le sue parole
» Digli, che in sen di tante cure, i giorni
La fatai veritade odiar l’udrai.
» Aurei di nostra giovinezza appena
Digli, che in sen di tante cure, i giorni
» Rammentar l’ potei; ma che in l’estreme
Aurei di nostra giovinezza appena
» Angoscie, digli, a benedir suo nome
Rammentar l’potei; ma che in l’estreme
» La moribonda bocca mia si schiuse;
Àngoscie, digli, a benedir suo nome
» Ahi, forse il ciel ne l’ira sua disperde
La moribonda bocca mia si schiuse;
» Voto ch’a prò del giusto il reo gli manda!
Ahi, forse il ciel ne l’ira sua disperde
» Digli, ma non che immaculato ei serbi
Voto chJ a prò idei giusto il reo gii manda!
» Il nome mio; troppo è gentil quel core,
Digli, ma non che immaculato ei serbi
» Perchè l’oltraggio io ne paventi, e fama
Il nome mio ; troppo è gentil quel core,
» Più non apprezzo omai. Nè ch’ei non pianga
Perchè 1’ oltraggio io ne paventi, e fama
» Chiedi per me, ch’ingiuria fora; oh, tomba</poem>
Più non apprezzo ornai. Nè eh’ ei non pianga
Chiedi per me, ch’ingiuria fora; oh, tomba</poem>