Pagina:Poemi (Byron).djvu/115: differenze tra le versioni

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<poem>Oppressa è tanto, affaticata, e doma
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L’anima di Corrado, che riposo
Oppressa è tanto, affaticata, e doma
Diresti il suo stupor. Ma lasso omai,
JJ anima di Corrado, che riposo
Diresti il suo stupor. Ma lasso ornai,
Da la pietà conquiso, ei sente il fero
Da la pietà conquiso, ei sente il fero
Ciglio di calda lagrima bagnarsi.
Ciglio di calda lagrima bagnarsi.
Piange Corrado, e più che non conforta
Piange Corrado, e più che non conforta
Così il suo mal, la sua sconfitta ei mostra ;
Così il suo mal, la sua sconfitta ei mostra;
Non veduto è quel pianto, chè se il fosse
Non veduto è quel pianto, chè se il fosse
Non sgorgherebbe,.... e scarso, e breve sgorga,
Non sgorgherebbe,.... e scarso, e breve sgorga,
Perch’ ei lo terge, e dal funesto loco
Perch’ei lo terge, e dal funesto loco
Strappasi alfine. Eccelso è il Sol, ma fosco
Strappasi alfine. Eccelso è il Sol, ma fosco
È di Corrado il dì, scende la notte
È di Corrado il dì, scende la notte
Per Corrado infinita; tenebrìa
Per Corrado infinita; tenebrìa
Non fuvvi mai pari all’ orrenda nube,
Non fuvvi mai pari all’orrenda nube,
Che lo suo spirto involve. Oh del dolore
Che lo suo spirto involve. Oh del dolore
Occhio più cieco d’ogni cieco ! Possa 7
Occhio più cieco d’ogni cieco! Possa
Non ha di scerner , non ardir ; .... per fitte
Non ha di scerner, non ardir;.... per fitte
Ombre s’ aggira , e guidator non soffre ! ....
Ombre s’aggira, e guidator non soffre!....</poem>


{{Ns0|Il corsaro/Canto III/XXIII|XXIII}}{{Centrato|l=18em|XXIII.}}
xxiii.
<poem>Dolce e securo di Corrado il core

Formò natura; lo guatâro i tristi,
Dolce e securo di Corrado il core
E tosto, ahi! lo tradir. Puri, com’onda
Formò natura ; lo guaterò i tristi,
E tosto, ahi ! lo tradir. Puri, com’ onda
Stillante ne lo speco, eran gli affetti,</poem>
Stillante ne lo speco, eran gli affetti,</poem>