Pagina:Poemi (Byron).djvu/62: differenze tra le versioni

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<poem>Aspre, e baciata avrìa la man che spento
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Aspre, e baciata avrìa la man che spento
Lo avesse ne la mischia; una di tante,
Lo avesse ne la mischia; una di tante,
Non fuvven’ una, che tra l’ombre ( in Cielo
Non fuvven’una, che tra l’ombre (in Cielo
Chieder non osa ) lo spignesse.... E solo,
Chieder non osa ) lo spignesse.... E solo,
Ei di tanti respira, ei che sì audace
Ei di tanti respira, ei che sì audace
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Gli infiniti delitti, e il loco infame,
Gli infiniti delitti, e il loco infame,
Ove fra lenti aneliti ornai debbe
Ove fra lenti aneliti ornai debbe
Pagarne il fio. Ma quel eh’ a sue trist’ opre
Pagarne il fio. Ma quel ch’a sue trist’opre
Fu scorta, Orgoglio, or d’ ogni affetto è velo
Fu scorta, Orgoglio, or d’ogni affetto è velo
E del suo duol; in suo severo, e cupo
E del suo duol; in suo severo, e cupo
Aspetto, più che prigionier, tei’ credi
Aspetto, più che prigionier, tel’ credi
Conquistator; qual è domato, e infranto
Conquistator; qual è domato, e infranto
Dal duro affaticarsi, e dalle crude
Dal duro affaticarsi, e dalle crude
Agrezzate ferite, intorno gira
Agrezzate ferite, intorno gira
Chetamente lo sguardo. L’ arrogante
Chetamente lo sguardo. L’arrogante
Folla da lunge, or che cessò il periglio,
Folla da lunge, or che cessò il periglio,
Urla, ed irrìde, ma il guerrier che move
Urla, ed irrìde, ma il guerrier che move
A lo suo fianco, non insulta o spregia
A lo suo fianco, non insulta o spregia
Tanto nemico, ed il feroce sgherro
Tanto nemico, ed il feroce sgherro
Ch’ al suo carcere veglia, silenzioso
Ch’al suo carcere veglia, silenzioso
Lo guata, e trema.</poem>
Lo guata, e trema.</poem>