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Poichè narrò la mal sofferta offesa: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=indeterminato75%|data=2731 luglio 2010|arg=Da definirePoesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Poiché narrò la mal sofferta offesa|prec=../Amato figlio, or che la dolce vista|succ=../Fra cento d'alto sangue illustri e conte}}
<poem>
Poichè narrò la mal sofferta offesa <ref>''Lugrezia.''</ref>
Lucrezia al fido stuol ch'aveach’avea d'intornod’intorno,
E col suo sangue di bell'irabell’ira accesa
Lavò la non sua colpa e il proprio scorno:
 
{{R|5}}Sorse vendetta, e nella gran contesa
Fugò i Superbi dal regal soggiorno
E il giorno, o Roma, di sì bell'impresabell’impresa
Fu di tua servitù l'ultimol’ultimo giorno.
 
Bruto ebbe allora eccelse lodi e grate:
{{R|10}}Ma più si denno alla feminea gonna,
Per la grand'opragrand’opra inusitata e nuova:
 
Che il ferro acquistator di liberate
Fu la prima a snudar l'inclital’inclita donna,
Col farne in se la memorabil prova.
 
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