Io porto, ahimè, trafitto il manco lato: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=indeterminato75%|data=2731 luglio 2010|arg=Da definirePoesie}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Io porto, ahimè, trafitto il manco lato|prec=../Che? non credevi forse, anima schiva|succ=../Pensier, che vuoi, che in così torvo aspetto}}
<poem>
Io porto, ahimè, trafitto il manco lato
D'unD’un dardo il più crudel, ch'avessech’avesse Amore,
Poiché nulla scopria d'asprod’aspro rigore,
Ma di cara dolcezza era temprato.
 
{{R|5}}Dolce mi giunse, e dolce ha il sen piagato;
Ma quanto dolce più, più crudo al core:
Mentre fra duolo, e speme, i giorni, e l'orel’ore
Traggo, or misera, or lieta in dubbio stato.
 
Fora meglio per me, se con fierezza
{{R|10}}Tutti impiombava Amor gli strali, ond'ioond’io
Per aspra ardessi e rigida bellezza;