Epistolario di Renato Serra/A Luigi Ambrosini - 5 novembre 1904: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alebot (discussione | contributi)
Aggiunta template qualità indeterminata
Alebot (discussione | contributi)
Correzione via bot
Riga 8:
{{ms|font=0.7pc}}<poem>
Quando il paese degli incanti io viaggio
e al sogno antico l'animal’anima concedo,
tu rifiorisci al canto dell'aedodell’aedo
meravigliosa nel mio cor selvaggio;
la bianca faccia che odora di maggio
sotto l'ondosel’ondose chiome ecco rivedo,
e sì del mondo la dolcezza io credo
tutta ber de'de’ tuo'tuo’ grandi occhi nel raggio.
Già degli eroi che ti conteser tacque
l'iral’ira e la forza, e la memoria vana
nella infinita tenebra allontan;
ma chiara sempre come a fior dell'acquedell’acque
luna tranquilla, sta la tua serena
bellezza e sempre m'innamoram’innamora, Elena.</poem></div>
 
(Avrebbe dovuto stare, con alcuni altri non finiti dallo stesso titolo, a fronte di quella serie di sonetti antichi che avevo incominciato l'annol’anno scorso). Un abbraccio dal tuo.
 
Che ti pare di questi versi, non badando alle incertezze della forma?