Epistolario di Renato Serra/A Luigi Ambrosini - 5 novembre 1904: differenze tra le versioni
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Quando il paese degli incanti io viaggio
e al sogno antico
tu rifiorisci al canto
meravigliosa nel mio cor selvaggio;
la bianca faccia che odora di maggio
sotto
e sì del mondo la dolcezza io credo
tutta ber
Già degli eroi che ti conteser tacque
nella infinita tenebra allontan;
ma chiara sempre come a fior
luna tranquilla, sta la tua serena
bellezza e sempre
(Avrebbe dovuto stare, con alcuni altri non finiti dallo stesso titolo, a fronte di quella serie di sonetti antichi che avevo incominciato
Che ti pare di questi versi, non badando alle incertezze della forma?
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