Pagina:Poemi (Byron).djvu/107: differenze tra le versioni

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Le voci alfine, e i traboccanti affetti
Le voci alfine, e i traboccanti affetti
Hannosi tregua; ma per que' feroci
Hannosi tregua; ma per que’ feroci
Che sai paro a vendetta, il duce salvo,
Che sai paro a vendetta, il duce salvo,
Senza un colpo vibrar, mirarse innante
Senza un colpo vibrar, mirarse innante
È increscioso pensier. Oh ! s' ei narrava
È increscioso pensier. Oh ! s’ ei narrava
Almen, qual donna dal periglio estremo
Almen, qual donna dal periglio estremo
Trarlo potéo così, la valorosa
Trarlo potéo così, la valorosa
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Del suo sesso maggiore, ancor che sangue
Del suo sesso maggiore, ancor che sangue
Sparger, più orrendo esser per lei non possa,
Sparger, più orrendo esser per lei non possa,
Pur mal regge a que' sguardi, ed a Corrado
Pur mal regge a que’ sguardi, ed a Corrado
Languide, supplichevoli pria volge
Languide, supplichevoli pria volge
Le pupille, poi mesta su la fronte
Le pupille, poi mesta su la fronte
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Umilemente al sen presso gli sta,
Umilemente al sen presso gli sta,
Qual chi, or che salvo è lui, del fato in cura
Qual chi, or che salvo è lui, del fato in cura
Lascia ogn' altra speranza. Alto misfatto
Lascia ogn’ altra speranza. Alto misfatto
Ben fu quel di costei, deliro atroce;
Ben fu quel di costei, deliro atroce;
l'odio solo, e de T amor V eccesso
l’odio solo, e de T amor V eccesso
Provar le fe'o, ma non cangiò il suo core!...</poem>
Provar le fe’o, ma non cangiò il suo core!...</poem>