Pagina:Poemi (Byron).djvu/182: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
Caricamento di OCR esterno da bot
 
Alebot (discussione | contributi)
Correzione via bot
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 9: Riga 9:
E ardire io non avrei di mirar Donna
E ardire io non avrei di mirar Donna
Che fosse a te simile, e te non fosse !
Che fosse a te simile, e te non fosse !
Deh, per le colpe, ond' i begl' anni miei
Deh, per le colpe, ond’ i begl’ anni miei
Fur guasti sì, da questo deh, 've giaccio
Fur guasti sì, da questo deh, ’ve giaccio
Letto di morte, tardo, ahi troppo ! un pegno
Letto di morte, tardo, ahi troppo ! un pegno
De la mia fè ricevi, oh tu, che dolce,
De la mia fè ricevi, oh tu, che dolce,
Riga 16: Riga 16:


E andò perduta! .... ed io rimasi, .... vivo,
E andò perduta! .... ed io rimasi, .... vivo,
Ma non di vita d' uom; chè al cuore intorno
Ma non di vita d’ uom; chè al cuore intorno
Mi s* attorse un serpente, e sì mi punse,
Mi s* attorse un serpente, e sì mi punse,
Ch' ogni pensiero mio destò a conflitto.
Ch’ ogni pensiero mio destò a conflitto.
E tempo, e loco odiai; lo dolce aspetto
E tempo, e loco odiai; lo dolce aspetto
Fuggii tremante di natura, e negro
Fuggii tremante di natura, e negro
Come il mio sen, ogni più bel colore
Come il mio sen, ogni più bel colore
Al mio sguardo si fe'. De' casi miei
Al mio sguardo si fe’. De’ casi miei
L' orrenda fin' or tu conosci, e il duolo
L’ orrenda fin’ or tu conosci, e il duolo
Che mi divora, e le mie colpe. Il mondo</poem>
Che mi divora, e le mie colpe. Il mondo</poem>