Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano?/Lettera seconda: differenze tra le versioni

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Vediamo ora d'interpetrare qualche altro fatto, che si osserva in Ercolano, per provare ulteriormente il sotterramento di questa città dalla stessa cagione, ossia dalla via umida, giusta il mio proponimento.
 
L'argomento di un alluvione, che coprì Pompei con uno strato di lapillo, da me dedotto dalla cantina e dai vasi vinarj, che furono ritrovati pieni di terra in quella città disotterrata, conforme risulta dalla mia prima lettera, quest'argomento, io dissi, ha luogo eziandio e prende un più luminoso aspetto in Ercolano. I corridoi, infatti, ed i vomitorj del teatro sono interamente coperti da solidissime volte di fabbrica, che sono ancora intatte. Intanto tutti questi corridoi e vomitorj, come altresì tutti gli altri luoghi coperti da volte, si veggon oggi interamente ripieni dalle stesse materie, costituenti il masso, cioè dal tufo, dalla [[:w:Rocce sedimentarie clastiche#Brecce|breccia]] volcanica, e dagli aggregati terrosi descritti. Quella parte de' corridoi e de' vomitorj, nella quale si camina oggi, è stata votata a forza di tagli fatti nel sasso, ch'è così duro, che per economia non si è ancora interamente effettuato il votamento de' medesi <!--"medesi" nel testo originale-->. Or io domando, come si può concepire il riempimento de' vomitorj, de' corridoi e degli altri luoghi, coperti da
 
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{{Indent|0|all'[[:w:Etna|Etna]] né al [[:w:Vesuvio|Vesuvio]]. In fatti l'[[:w:Accademia Ercolanese|Accademia]], e le istorie di quell'eruzione convengono tutte in questo, ''che nel bel corso dell'incendio, caddero dal cielo acque senza fine'', di maniera che i gran danni cagionati dalle acque nel 1631, furono per effetto delle piogge, e non già che le acque fossero uscite dal Vesuvio. L'Accademia, quindi, conchiude così: «che quando anche il Vesuvio non avesse gettato fuoco in quel tempo, sarebbe nulladimeno avvenuto l'istesso disordine dell'inondazione delle campagne sottoposte ad esso; non altrimenti che in tutti i luoghi signoreggiati da vicini monti accade anche spesso dalle lunghe, e strabbocchevoli piogge. In prova di ciò l'Accademia, e le storie della detta eruzione affermano che il danno cagionato, non fu minore in [[:w:Somma Vesuviana|Somma]], in [[:w:Sant'Anastasia (Italia)|S. Anastasia]], in [[:w:Nola|Nola]], ed in altri paesi posti alle radici del monte da settentrione, che in Portici, Resina, nella Torre del Greco, e dell'Annunciata, che sono nel lido del mare da mezzo giorno; e pure se le acque fossero uscite dalla bocca medesima, onde usciva il fuoco, in niun conto avrebbono potuto essere gettate sopra quei paesi posti a settentrione, senza supporre che fossero state spruzzate nell'aria, e si fossero in quella potute sostenere a quel modo, che fa ordinariamente la cenere; la qual cosa niuno di sano criterio crederà giammai, interponendosi fra l'una e l'altra cima del monte lo spazio vano di più centinaia di passi.» L'Accademia riferisce, in soccorso del suo ottimo raziocinio, un decreto del Collateral Consiglio di Napoli de' 26 Marzo 1632, che}}
«che quando anche il Vesuvio non avesse gettato fuoco in quel tempo, sarebbe nulladimeno avvenuto l'istesso disordine dell'inondazione delle campagne sottoposte ad esso ; non altrimenti che in tutti i luoghi signoreggiati da vicini monti accade anche spesso dalle lunghe, e strabbocchevoli piogge. In prova di ciò l'Accademia, e le storie della detta eruzione affermano che il danno cagionato, non fu minore in [[:w:Somma Vesuviana|Somma]], in [[:w:Sant'Anastasia (Italia)|S. Anastasia]], in [[:w:Nola|Nola]], ed in altri paesi posti alle radici del monte da settentrione, che in Portici, Resina, nella Torre del Greco, e dell'Annunciata, che sono nel lido del mare da mezzo giorno; e pure se le acque fossero uscite dalla bocca medesima, onde usciva il fuoco, in niun conto avrebbono potuto essere gettate sopra quei paesi posti a settentrione, senza supporre che fossero state spruzzate nell'aria, e si fossero in quella potute sostenere a quel modo, che fa ordinariamente la cenere ; la qual cosa niuno di sano criterio crederà giammai, interponendosi fra l'una e l'altra cima del monte lo spazio vano di più centinaia di passi.» L'Accademia riferisce, in soccorso del suo ottimo raziocinio, un decreto del Collateral Consiglio di Napoli de' 26 Marzo 1632, che
 
<br/><div id="85">'''85'''<br/>ha questo titolo: «Sopra l'immunità cercata da alcune [[:w:Universitas|università]], per li danni sofferti, a cagione dell'incendio dell'esalazione delle ceneri, pietre, ed arene del monte Vesuvio, e per le inondazioni d'acqua, così del detto monte, come dei monti d'Avella». Ecco, dunque, che l'inondazione fu prodotta dalle piogge, e non già dall'acqua uscita dal Vesuvio, poiché in questo caso non poteano in conto alcuno pervenire ai monti d'[[:w:Avella|Avella]], ossia agli [[:w:Appennini|Appennini]] siccome chiunque conosce quelle montagne, potrà facilmente comprendere.
<br/><div id="85">'''85'''<br/>ha questo titolo
 
Dal fin qui detto, intanto, conchiudo, ch'Ercolano costituisce oggi un monte d'alluvione, fatto da materie volcaniche e non volcaniche, nel quale giace seppellita questa famosa città; che questo sotterramento non è stato fatto in una sola volta, ma da reiterate, e consecutive alluvioni; che le materie, le quali cuoprono Ercolano sono assolutamente diverse da quelle, che seppellirono Pompei; che conseguentemente non una. pioggia di ceneri volcaniche, lanciate per aria dal Vesuvio sotterrò queste due città; che nessuna di queste due desolazioni accadde nel 79; e che, finalmente, neppure la distruzione delle due città seguì nell'istesso tempo, conforme la storia pretende, e conforme cadendo l' idea del sotterramento per opera delle ceneri del 79, non si può quest'unità di tempo altrimenti dimostrare.
 
Del resto il libro LXVl di [[:w:Cassio Dione Cocceiano|Dione Cassio]], donde sembra aver pres'origine la confutata favola dì Pompei e d' Ercolano, non contiene li più mostruosi assurdi ? [[:w:Tito (imperatore romano)|Tito]] guarisce un cieco, ''applicandogli
 
<br/><div id="8586">'''8586'''<br/>ha questo titolo