Pagina:Amleto (Rusconi).djvu/53: differenze tra le versioni
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52 AMLETO |
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AMLETO. Nè siate tampoco freddo, e Il senno vi guidi conformate l'azione alla parola, la parola all'azione; e abbiate questa speciale avvertenza di non varcar mai i limiti del naturale, perocchè tutto quello che va al di la di esso ei distoglie dall'intento della scena, che fu sempre, ed è tuttavia quello di riflettere la natura come in uno specchio, di mostrare alla virtù i suoi |
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veri sembianti, al vizio la sua immagine, conservando i |
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ad ogni secolo, ad ogni tempo la loro forma e la loro impronta. Ora chi esagera o non colorisce abbastanza, |
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sebbene possa far ridere lo stolto, non potrà che far rammaricare il saggio, la censura del quale, e si tratti pure di un solo, deve per voi pesar piu che gli ap- |
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plausi |
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di tutto un teatro. VI sono certi commedianti, che ho veduto recitare, e inteso a celebrare con lodi alte, per non dire sacrileghe, i quali non avevano né l'accento, nè Il portamento da cristiano, da pagano, o |
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da uomo, e che si enfiavano e muggivano in modo si ,, |
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orribile, che io li ho presi per simulacri mani sbozzati 4. li |
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grossolanamente da qualche villano artefice nelle officine della natura; cosi male imitavano l'uomo l |
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PRIMO COMMEDIANTE. Spero che noi ci siamo riformati abbastanza a questo proposito, signore. |
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j: |
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AMLETO. Riformatevi interamente; e coloro che recitano |
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fra voi le parti del buffone non dicano più di quello 11 |
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che fu scritto .per loro, perché ve ne hanno, che per |
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provocare le risa di certi stupidi spettatori, si danno a ridere nel momento in cui la scena richiede la mas- |
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sima attenzione; indegna cosa, e che mostra una ben deplorabile ambizione in colui che vi ha ricorso. An- |
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date a prepararvi. (I Commedianti escono.) Ebbene, signore? (A Polonio che entra con Rosencrantz e Guil~stern.) Assisterà il re alla rappresentazione? |
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POLONIO. E la regina anche, e subito. |
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AMLETO. Dite ai commedianti di affrettarsi. (Polonio esce.) Volete voi pure andarli a sollecitare? |
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ROSENCRANTZ e GUH.DENSTERN. Volentieri. signore. (Escono |
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Rosencrantz e Guildenstern.) . |
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AMLETO. Dunque, Orazio? (Ad Orazio che entra.) |
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ORAZIO. Eccomi, amato principe, ai vostri ordini. I |
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Aunzro. Orazio, tu sei l'uomo più illibato ch'io abbia co- |
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nosciuto. l' |
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ORAZIO. Oh, mio caro signore.... .. |
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AMLETO. No, non credere che io ti aduli, perocchè quale vantaggio ne trarrei da te, che, privo di beni di for- |
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tuna, |
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altra eredità non hai sulla terra se non le tue 1`,, |
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buone doti? Perché sarebbe adulato il povero? No, le lingue di miele vadano ad incensare la stolta ricchezza, e il ginocchio del vile pieghi là dove può ricavar la |