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LA VOCE 43


e che agli uomini, la mia vita,
e che agli uomini, la mia vita;
volevo lasciargliela lì...
volevo lasciargliela lì...
risentii la voce smarrita
che disse in un soffio ''Zvanì''...


Oh! la terra come è cattiva!
risentii la voce smarrita
non lascia discorrere, poi!
che disse in un soffio... Zvam...
Ma voleva dirmi, io capiva:
- Piuttosto di' un requie per noi!


Non possiamo nel camposanto
Oh ! la terra come è cattiva !
non lascia discorrere, poi !

Ma voleva dirmi , io capiva :
Piuttosto di’ un requie per noi !

Non possiamo nel camposanto
più prendere sonno un minuto,
più prendere sonno un minuto,
chè sentiamo struggersi in pianto
le bimbe che l'hanno saputo!


Oh! la vita mia che ti diedi
che sentiamo struggersi in pianto
per loro, lasciarla vuoi qui?
le bimbe che 1’ hanno saputo !
qui, mio figlio? dove non vedi
chi uccise tuo padre... ''Zvanì''.. ?


Oh ! la vita mia che ti diedi
Quante volte sei rivenuta
nei cupi abbandoni dei cuore,
per loro, lasciarla vuoi qui ?
voce stanca, voce perduta,
col tremito del batticuore:


qui, mio figlio ? dove non vedi
chi uccise tuo padre... Zvam...? -


voce d'una accorsa anelante,
Quante volte sei rivenuta
nei cupi abbandoni del cuore,

voce stanca, voce perduta,
col tremito del batticuore :

voce d’una accorsa anelante,
che ai poveri labbri si tocca
che ai poveri labbri si tocca
per dir tante cose e poi tante;

per dir tante cose e poi tante ;
ma piena di terra ha la bocca :
ma piena di terra ha la bocca :


la tua bocca! con i tuoi baci,
la tua bocca! con i tuoi baci,
già tanto accorati a quei dì !
già tanto accorati a quei dì!</poem>

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