Pagina:Canti di Castelvecchio.djvu/27: differenze tra le versioni

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<div align="center">''' IV
LA PARTENZA DEL BOSC AIOLO 11
'''</div>


��VI


��Ha il nido qua e là nei buchi


<poem>Di bosco è come te, la cincia:<br />
d' ischie o d' olmi, ove gli garba ;
campa su la macchia anch'essa.<br />
e pensa forse a que' tuoi duchi,
Sa che, col verno che comincia,<br />
ti finisce la rimessa.<br />
La cincia è come te, di bosco: <br />
sa che pane non n'hai più.<br />
Va dove n'ha rimesso il Tosco:<br />
''tient'a su! tient'a su! tient'a su!''


grandi, dalla lunga barba.
Nei buchi erbiti dove ha il nido,


<div align="center">''' V
pensa al gran tempo che fu ;
'''</div>
e getta ancora il vecchio grido :


tieni' a su ! tienfa su ! ticnfa su !


VJI


Un'azza è quella con cui squadri


là, nel verno , il pino e il cerro ;
con cui picchiavano i tuoi padri


Le gemme qua e là col becco<br />
sopra i grandi elmi di ferro.
picchia: anch'essa è taglialegna.<br />
Tu squadri i tronchi, ora ; con 1' azza
Nel bosco è un picchierellar secco<br />

della cincia che t'insegna.<br />
butti le foreste giù.
Col becco qua e là le gemme<br />
Va ora senza più corazza...
picchia al mo' che picchi tu.<br />

Va, taglialegnai, alle maremme...<br />
tieni' a su ! tieni' a su ! tieni' a su !
''tient'a su! tient'a su! tient'a su!''</poem>

vili

Rimane nella valle il canto.

Sono ormai, le cincie, sole.
La scure dei lombardi intanto

lassù brilla contro al sole.
E sempre il canto che rimane,

giunge in alto alla tribù,
che parte a guadagnarsi il pane :

tienfa su ! tieni' a su ! ticnfa su !

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