Pagina:Canti di Castelvecchio.djvu/129: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:48, 17 giu 2010

LiA GUAZZA

��Laggiù, nella notte, tra scosse d'un lento sonaglio, uno scalpito è fermo. Non anco son rosse

le cime dell' alpi. »

Nel cielo d'un languido azzurro, le stelle si sbiancano appena: si sente un confuso sussurro neir aria serena.

Chi passa per tacite strade? Chi parla da tacite soglie? Nessuno. È la guazza che cade sopr' aride foglie.

Si parte, eh' è ora, né giorno, sbarrando le vane pupille; si parte tra un murmure intorno di piccole stille.

��Canti di Castelvecchio

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