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== PER COLORO CHE NON SANNO ESATTAMENTE COSA SIANO I CAVALIERI DI MALTA DEL GRAN PRIORATO MELITENSE O.S.J., VORREI ESPRIMERE IL NOSTRO PENSIERO MORALE VERSO L’ESSERE UMANO IN GENERALE ==
 
PER COLORO CHE NON SANNO ESATTAMENTE COSA SIANO I CAVALIERI DI MALTA DEL GRAN PRIORATO MELITENSE O.S.J., VORREI ESPRIMERE IL NOSTRO PENSIERO MORALE VERSO L’ESSERE UMANO IN GENERALE.
 
L’uomo è eminentemente sociabile, egli tende alla perfezione.
E’ cosciente che il solo mezzo per poter raggiungere la vetta, che il creatore gli ha prescritto nella società, non è altro che la morale.
Praticare il bene, compiere il proprio dovere e essere a posto con la propria coscienza, sono le tre basi fondamentali di questo mezzo sublime.
Lo scopo della morale dei Cavalieri di malta, come di ogni essere umano, è di regolare tutta la propria vita, mettendo in movimento le grandi facoltà dell’anima: sensibilità, intelligenza e volontà.
Applicare queste tre regole, porta l’individuo a fare per i propri simili, quello che non vorrebbe gli venisse fatto, e di astenersi da qualunque azione perniciosa e spiacevole, verso il prossimo.
Osservando gli elementi della morale vi troviamo necessariamente comprese nozioni di libertà, uguaglianza, diritto, fraternità e verità.
Questi principi sono così strettamente legati tra di loro, tanto che una senza l’altra sarebbe una parodia, e se le estrapoliamo, la morale non avrebbe corrispondenza con le sue basi costitutive ed essa non sarebbe altro che un nome convenzionale, per servire da copertura ad una società corrotta, appassita e rimasta in decadenza.
Per far si che questi principi trionfino, con l’aiuto dei quali solamente, possiamo vivere come società, i Cavalieri di Malta hanno lottato dall’alba dei tempi e lottano tutt’ora.
I Cavalieri di Malta, nei secoli hanno attraversato grandissime difficoltà, hanno sempre usato tutti i mezzi onesti e compatibili con il sacro dovere che si sono imposti, cercando d’essere e divenendo gli apostoli della morale pubblica e privata e per raggiungere questo obiettivo, non hanno neppure risparmiato il sangue di molti Cavalieri per aiutare l’umanità.
Molti bisognosi di quasi tutti gli Stati si sono riscaldati ai raggi di questo sole di solidarietà e anche Paesi quasi irraggiungibili hanno usufruito, e stanno usufruendo dei questi benefici aiuti.
Molti cittadini d’Ogni Nazione seguendo l’esempio dei Cavalieri di Malta, animati dagli stessi interessi morali, hanno visto, quanto si è potuto fare fino ad ora, e per il bene della loro Patria e dell’umanità’ hanno aderito divenendo a loro volta dei Cavalieri di Malta, impegnandosi con grande devozione e serietà in questa lotta comune della solidarietà.
SEMPRE IN SAN GIOVANNI
Don Renzo Pampalon
 
== Don Renzo Pampalon: Cancelliere del Gran Priorato Melitense: '''Gli Ordini Cavallereschi abbisognano di Ordine non di Disordine o di Apparenza!''' ==
 
Gli Ordini Cavallereschi abbisognano di Ordine non di Disordine o di Apparenza!
 
 
'''Solo così l’utopia umana dei tempi Messianici, quelli di una nuova umanità unita e vivente nella solidarietà e nella pace, libera da determinismi economici, libera dalle guerre e dalle lotte di classe, dalle vergogne di
chi si dichiara Cavaliere.
Non dimentichiamoci che le gioie ardentemente inseguite possono sfuggire e, una fatale sfortuna potrebbe intrecciare lo slancio liberatore, tutto indurrebbe alla rassegnazione, d'altra parte, per i più, è più facile
apprezzare il sottomettersi che il lottare.
Cosi sono numerosi i Cavalieri che per scoraggiamento o per falsa convinzione, si sono lasciati andare a ciò che chiamiamo la " forza delle cose " e che in fondo è soltanto " la debolezza dell'animo loro".
Si, vivere, vivere!
Tale è il destino dell'essere umano.
Vivere a dispetto degli ostacoli, vivere al di sopra degli stessi.
Vivere con più forza, con rinnovata energia sormontando l'ostacolo.
Vivere non solo con le briciole che la vita ci sembra accordare, ma dei tesori che l'anima ci svela in questo grande regno di creatività cosmica; non bisogna rifugiarsi nell’illusione, ma guardare in faccia la vita e soffrire per gioire.
Non essere né pagano, né ebreo, né cattolico, né ateo, né mussulmano, ma avere una verità interiore e viverla con abnegazione, non voler apparire né un santo, né un filosofo, né un essere per bene, né un artista, né un sapiente, ne un Cavaliere ma essere sé stesso e dimostrarlo al prossimo.
La vita è un viaggio di esplorazione ed io nella penombra della stessa, lo sto ancora percorrendo!
Chi non segue il proprio sentiero si priva delle scoperte che incantano e danno forza di arrivare sino in fondo come quelle che stiamo e voi tutti state proponendo.
Ma gli Ordini Cavallereschi abbisognano di Ordine non di disordine o di apparenza!
Si cerca e non si trova, si domanda e non si ottiene, si afferra e non si possiede.
Pare che tutto ciò che ci circonda con essi sia un’illusione!
Siamo forse noi che non abbiamo realtà o è il mondo che non ne ha?
Forse è tutto un sogno?
Nell’annientamento universale una sola cosa resta: la coscienza della nostra evoluzione e della nostra convinzione nel progetto di una Cavalleria del cuore e del sentimento.
Sono le nostre più nobili virtù, le nostre più belle facoltà che spesso non vengono impiegate nella creatività interiore con sublime armonia, la speranza nasce dal profondo del dolore, dalla reazione dell’anima che si
rialza e sale tanto più in alto quanto il suo abbattimento è stato profondo.
Ecco quello che dobbiamo fare, Paladini della verità cavalleresca e nobiliare.
Così la disperazione è spesso il riscatto di una felicità intensa; bisogna ricadere poiché non si può più né salire né mantenersi a quell’altezza.
La vita dell’essere umano è un susseguirsi di alti e bassi, ma attraverso questi continui sconvolgimenti, l’occhio che sa penetrare l’invisibile, scopre la linea che sale, l’opera intima che conduce all’equilibrio della
formazione interiore ed alla sua creatività armonica, ma gli esseri corrotti come possono capirlo?.
Solo così la Nobiltà del tempo e degli uomini di buona volontà riaffiorerà in tutta la sua Luce e non diventerà inferiore all’idea stessa del Divino nel nome di Madre Cavalleria.
Ecco quanto penso e, con il soffio vitale nella mia mano, esterno a tutti voi e ai fautori di questa liberazione, un lodevole plauso esaltando i progetti della speranza Cavalleresca i quali, doneranno un’esistenza più
degna alle persone che soffrono con l’energia del cuore che si chiama Amore supereranno ogni barriera dell’orbe terracqueo.
Ergo: “ regaliamo un sorriso, tendiamo una mano, accarezziamo un volto per donare la scevra gioia e quell’anima vedrà la Luce “.'''
Don Renzo Pampalon: Cancelliere del Gran Priorato Melitense
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