Storia della letteratura italiana (De Sanctis 1890)/II: differenze tra le versioni

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Iacopone riflette la vita italiana sotto uno de' suoi aspetti con assai più di sincerità e di verità che non trovi in nessun trovatore. È il sentimento religioso nella sua prima e natia espressione, come si rivela nelle classi inculte, senza nube di teologia e di scolasticismo, e portato sino al misticismo ed all'estasi. In comunione di spirito con Dio, la Vergine, i santi e gli angeli, parla loro con tutta dimestichezza, e li dipinge con perfetta libertà d'immaginazione, co' particolari più pietosi e più affettuosi che sa trovare una fantasia commossa dall'amore. Maria è soprattutto il suo idolo, e le parla con la familiarità e l'insistenza di chi è sicuro della sua fede e sa di amarla:
<poem>
{{§|Di', Maria dolce|Di', Maria dolce, con quanto disio
miravi 'l tuo figliuol Cristo mio Dio.
 
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che un poco per pietà mi satisfaccia.
Baciavi tu allora nella faccia,
se ben credo, e dicevi: - O figliuol mio! - }}
 
Quando «figliuol», quando «padre» e «signore»,